George Michael, ipotesi overdose da eroina. Il compagno: “Dormiva sereno…”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 27 Dicembre 2016 - 10:34 OLTRE 6 MESI FA
George Michael, ipotesi overdose da eroina. Il compagno: "Dormiva sereno..."

George Michael, ipotesi overdose da eroina. Il compagno: “Dormiva sereno…”

ROMA – George Michael, ipotesi overdose da eroina. Il compagno: “Dormiva sereno…”. E’ morto nel suo letto, solo, nella sua casa nella campagna inglese nell’Oxfordshire. A trovare George Michael un celebrity hairdresser (parrucchiere delle star), il suo ultimo compagno, Fadi Fawaz: “Dovevamo fare insieme il pranzo di Natale”, racconta l’uomo al Daily Telegraph. “Sono andato a casa sua per svegliarlo ma era già spirato, l’ho trovato che giaceva pacificamente a letto. Non sappiamo ancora cosa sia esattamente successo. Recentemente tutto era diventato molto complicato, ma George aspettava con trepidazione il Natale e io anche. Adesso è tutto rovinato. Vorrei che la gente lo ricordasse per quello che era, un magnifico individuo”.

Ora quella complicazione ha un nome: eroina, rivela un’altra fonte citata dal quotidiano inglese: “Nell’ultimo anno Michael ha lottato contro una crescente dipendenza dall’eroina. Si è dovuto far ricoverare diverse volte al pronto soccorso per una overdose. È già tanto che abbia resistito fino ad ora”.

Arresto cardiaco, non infarto, riferisce Michael Lipman, il manager: una conseguenza comune per i dipendenti da eroina, si affrettano a suggerire media e medici. Fatto sta che negli ultimi tempi la sua assenza dalla ribalta aveva fatto discutere, un buio mediatico rotto solo da qualche avvistamento privato che oggi assume un significato diverso.

I vicini del suo cottage di Goring, il villaggio sul Tamigi teatro della sua tragica fine, lo descrivono come generoso e cordiale. Ma il barista del Catherine Wheel, il pub che Michael frequentava nella cittadina della contea di Oxford, dice che ultimamente si faceva vedere sempre meno ed era fisicamente molto cambiato: “Era diventato gonfio, portava gli occhiali, era quasi irriconoscibile”. (La Repubblica)