Orologio biologico, l’ora del cuore, della forza, dei virus (al mattino)…

di Alessandro Camilli
Pubblicato il 6 Febbraio 2017 - 06:13 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Orologio biologico, batte dentro ciascuno di noi e segna l’ora della massima e minima pressione sanguigna, del testosterone, della melatonina, della massima forza muscolare, delle vulnerabilità ed efficienza cardio circolatoria, della bassa e alta temperatura corporea, della reazione minima e massima del sistema immunitario alle infezioni da virus…

Seguiamo l’immagine grafica (Corriere della Sera Salute pagina 40 domenica 5 febbraio) delle 24 ore di questo orologio del ritmo della vita.

Alle due del mattino sonno profondo

Alle 4,30 del mattino minima temperatura corporea.

Alle 6,45 comincia a risalire la pressione sanguigna.

Alle 7,30 fine della produzione di melatonina (favorisce il sonno).

Alle nove del mattino secrezione teststerone.

Alle dieci del mattino stato di massima allerta raggiungibile.

Alle 14,30 c’è la massima coordinazione della macchina corporea.

Alle 15,30 c’è la massima velocità di risposta.

Alle 17.00 la massima efficienza cardio vascolare.

Alle 18 la massima forza muscolare.

Alle 18,30 la massima pressione sanguigna.

Alle 19 la massima temperatura corporea.

Alle 21 inizio della secrezione di melatonina-

Tra le 9 e le 11 del mattino la fascia di tempo entro la quale c’è la massima efficacia dei vaccini.

Tra le 8 e le 12 la fascia oraria dentro la quale è più facile contrarre infezioni. Accade perché un gene orologio denominato Bmal1 in questa fascia non interagerisce e questo rallenta la risposta immunitaria delle cellule.

Tra le 17 e le 18,30 simmetricamente la fascia di tempo nella quale è più forte la reazione immunologica e ridotta la vulnerabilità ai contagi.

La novità di questo “orologio” è appunto la scoperta che esiste un tempo nella giornata in cui è più facile e simmetricamente più difficile ammalarsi da virus, rispettivamente il mattino fino a mezzogiorno e il pomeriggio-sera.

Già nota era la maggiore incidenza statistica al mattino di episodi coronarici e vascolari (infarto-ictus).

Questo l’orologio che batte dentro di noi. Ogni tentativo di forzarne le lancette, di spostare per mille motivi ed esigenze l’ora altrimenti segnata per il sonno, l’efficienza, la lucidità…determina aumenti della vulnerabilità. Due notti consecutive insonni non fanno danno. Ma anni di turni di lavoro che litigano con l’orologio biologico danni ne fanno eccome. E dannosa è la “manipolazione” quotidiana che consiste nello spostare sistematicamente a caso il momento del pasto o del massimo sforzo lavorativo. Il corpo ha una sua programmazione, un suo “algoritmo” elaborato in qualche milione di anni. Sta scritto nell’orologio biologico. E se ci giochi troppe con lancette e rotelle, alla lunga lo rompi.