Insulti razzisti sui social al nero Rashford: in Gb 6 settimane di galera

Rashford giocatore inglese nero di pelle insultato sui social con palese razzismo. In Gran Bretagna costa a chi lo fa sei settimane di galera. Da noi...

di Redazione Blitz
Pubblicato il 1 Aprile 2022 - 09:37 OLTRE 6 MESI FA
Insulti razzisti sui social al nero Rashford: in Gb 6 settimane di galera

Insulti razzisti sui social al nero Rashford: in Gb 6 settimane di galera FOTO ARCHIVIO ANSA

Era il campionato europeo di calcio, la scorsa estate. Nella squadra inglese giocatori dalla pelle nera sbagliano tiro in campo. Dai social, sui social (non è un particolare) arrivano insulti razzisti. Quali facili immaginare: li sentiamo in italiano in ogni stadio italiano ogni volta o quasi che si gioca (e anche e più che negli stadi li si sente nei campetti delle serie minori e anche nelle partitelle amatoriali). La polizia indaga, in Gran Bretagna sul serio. Trova indirizzi ip, li trasforma in nomi e cognomi, li manda alla Magistratura. Magistratura che processa, in Gran Bretagna sul serio. Ed emette sentenza coerente con la legislazione. Coerenza tra legge e sentenza, in Gran Bretagna coerenza sul serio. Quindi per il razzista via social sei settimane di galera, sul serio.

Sogno proibito, incubo ingiustificato

In Italia sei settimane di galera all’autore di insulti razzisti è un sogno proibito anche se il razzista è ripreso in flagranza e in carene e ossa allo stadio. Figurarsi se si è espresso e ha colpito via social. In Italia le leggi a punire il razzismo ci sono ma applicarle è un sogno proibito e sei settimane di galera per una “goliardata tifosa”? In Italia la cultura ultras dialoga, tratta, patteggia con la comunicazione sportiva, le tv del calcio, il comune sentire. In Italia la galera per manifesto razzismo è un incubo del tutto ingiustificato.