Usa. Obama mantiene la pena di morte, ma vuole renderla più ”umana”

Licinio Germini
Pubblicato il 3 Maggio 2014 - 11:34 OLTRE 6 MESI FA
Iniezione letale

Iniezione letale

USA, WASHINGTON – “Profondamente preoccupante”: cosi’ Barack Obama commenta quanto avvenuto in un carcere dell’Oklahoma.L’orrenda fine di un condannato a morte stroncato da un infarto tra atroci sofferenze e dopo 43 lunghissimi minuti di agonia. E annuncia di aver gia’ dato mandato al ministro degli interni, Eric Holder, di rivedere le procedure seguite per le esecuzioni.

E’ raro che il presidente si pronunci su un tema cosi’ delicato in America come quello della pena di morte, ancora oggi sostenuta dalla maggioranza degli elettori. Ed e’ stato costretto a farlo. Solo perche’ a sorpresa – nel corso della conferenza stampa congiunta con la cancelliera Angela Merkel nel Rose Garden della Casa Bianca – un giornalista tedesco gli ha chiesto lumi su quanto accaduto.

Obama ha esitato un attimo, ma non si e’ sottratto alla domanda ‘scomoda’. Ha confermato, di fatto, il suo sostegno alla pena capitale, spiegando di ritenerla “appropriata” per “i crimini piu’ odiosi ed orrendi”, come l’uccisione di bambini o le stragi di massa. E “l’individuo condannato in Oklahoma – sottolinea – aveva commesso crimini terribili”.

Le associazioni che da sempre si battono contro il boia, dunque, per il momento hanno poco da sperare dalla Casa Bianca. Quello dell’abolizione della pena di morte resta un tabu’, un argomento troppo scottante anche per il primo presidente afroamericano della storia Usa. Che pero’ si interroga su come la pena capitale viene applicata. “Ho gia’ detto in passato che l’applicazione della pena di morte in questo Paese presenta significativi problemi”, ha spiegato. “C’e’ la discriminazione razziale”, ha innanzitutto sottolineato, riferendosi al fatto che il maggior numero di condannati a morte e’ composto da persone di colore.

“E ci sono casi in cui i condannati giustiziati vengono successivamente dichiarati innocenti”, ha proseguito Obama, rilevando come “questo solleva dubbi e significative domande”. Per questo ”ho chiesto ad Eric Holder e ad altri di avere un’analisi delle misure che sono state prese non solo nel caso dell’Oklahoma, ma più in generale. E ritengo – ha concluso il presidente – che come società dobbiamo porci significative e profonde domande sul tema”.

Se non e’ un’apertura sull’abolizione della pena di morte – mai stata nell’agenda di Obama, anche quando era senatore – si tratta di uno sforzo per renderla piu’ umana. Uno sforzo che non puo’ però accontentare chi nutriva in questo presidente ben altre speranze. Con l’Europa che per motivi etici sta sempre piu’ rafforzando l’embargo sui farmaci letali usati nella camera della morte, il che spinge molti penitenziari Usa a sperimentare mix di veleni a volte inadeguati, come in Oklahoma. La sempre maggiore scarsità di veleni ”efficaci” provenienti dall’Europa ha spinto alcuni a proporre il ritorno alla sedia elettrica.