Elezioni. Olanda, poi Francia e… Anti sistema si ferma al centro, in Italia no

di Lucio Fero
Pubblicato il 17 Marzo 2017 - 10:43 OLTRE 6 MESI FA
Elezioni. Olanda, poi Francia e... Anti sistema si ferma al centro, in Italia no

Elezioni. Olanda, poi Francia e… Anti sistema si ferma al centro, in Italia no (nella foto, Marine Le Pen e Geert Wilders)

ROMA – Elezioni, elezioni in Europa nell’anno 2.017. Prima l’Olanda, poi in due turni la Francia tra aprile e maggio e a settembre la Germania. E poi l’anno prossimo l’Italia. Elezioni che sono ovunque una sfida, una gara, una lotta tra sistema e anti sistema.

In ogni paese europeo c’è chi chiede voti dicendo che la Ue è il nemico, l’euro il danno, l’avversario sono le istituzioni e le elites ribattezzate caste…che le frontiere vanno chiuse a uomini e merci, che Trump è il faro e Putin un buon compagno di viaggio, che basterà disfarsi dei “nemici del popolo” perché soldi e posti di lavoro, rendite e affari tornino come prima, più di prima.

E in tutti i paesi europei c’è chi chiede voti dicendo che l’Unione Europea ha garantito, scusate se è poco, 60 anni di pace, pace che per secoli e secoli in Europa è stata rara eccezione. Dicendo che la Ue ha dato sviluppo e sicurezza economica, che fuori dall’euro è peggio, molto peggio. Che Trump che dio la mandi buona al mondo con Trump, che Putin non è proprio un amico della famiglia delle democrazie. Che a chiudere le frontiere ci si rimette. Che l’unica è produrre meglio e redistribuire con più giustizia. Che a sfasciar tutto ci si fa male, prima e più male si fanno i poveri. Che a giocare alla democrazia stanca è un gioco incosciente e politicamente criminale.

Si chiamano con sigle diverse paese per paese ma sostanzialmente lo scontro elettorale, durissimo, è tra sistema e anti sistema. Alla prima battaglia l’anti sistema è stato fermato, in Olanda. Ma come e dove è stato fermato? E’ stato fermato al centro. Per dirla in termini giornalistico/politici, il “populismo” è stato elettoralmente sconfitto dal centro. Il centro un po’ riformatore e un po’ conservatore di Rutte ha sconfitto l’anti sistema olandese.

Il centro, non la destra. Che la destra non può davvero fare argine o concorrenza al populismo, all’anti sistema. Perché, per la semplice ragione che l’anti sistema comprende e assorbe la destra. La destra che oggi in Europa ha connotati non d’ordine ma di restaurazione, la destra che oggi in Europa è reazionaria per programma e intenzioni manifeste non regge il confronto elettorale con l’anti sistema. Al contatto, con l’anti sistema si fonde.

Tanto meno l’anti sistema viene fermato dalla sinistra. Da quella inglese, muta e in declino, ambigua e immobile dopo essere orgogliosamente tornata ad essere sinistra “pura”, ai laburisti olandesi stramazzati dal voto popolare, fino alla Linke tedesca il cui unico agire è lo sgambetto alla Spd, fino alle nostre Sinistra Italiana o Mdp, la sinistra è impegnata e assorta in un rancoroso borbottare contro il mondo che c’è. Ogni tanto se ne distrae, decide di agire e regolarmente scimmiotta o almeno va in scia all’anti sistema.

E’ al centro della politica e della società che può essere fermato l’anti sistema. L’Olanda non lo ha certo fermato l’anti sistema, al massimo rallentato. Ma ha indicato dove e come si può fare. L’anti sistema raccoglie voti a covoni con la falce della rabbia e della voglia di rivalsa. Il centro può raccogliere voti con la trebbiatrice del timore che vada peggio se si finisce in mano all’anti sistema.

E’ accaduto in Olanda, si profila in Francia. A fermare la Le Pen, se sarà fermata, non sarà l’uomo della destra che fu gollista. Tanto meno i candidati di una sinistra esangue e lunare. L’anti sistema in Francia se lo ferma lo ferma Macron. Macron che è centro, centro della società, centro politico, centro d’opinione. Centro che può raccogliere i voti di un elettore di destra ma non eversivo e i voti di un elettore di sinistra non suicida e non devoto alle immagini e parole sacre di una liturgia ormai quasi da setta. E i voti di molte delle infinite sfumature in cui si scompone la pubblica opinione. Raccogliere e unificare sotto il messaggio, più forte di quanto si pensi, di cambiare pareti e stanze e arredi di casa senza buttare giù il tetto e restare allo scoperto.

E in Germania l’anti sistema trova due contrafforti che dovrebbero proprio fermarlo. E sono la Merkel, ancora la Merkel che è il centro del centro. E il socialdemocratico Schultz che in Italia verrebbe definito da Bersani e Gotor “neoliberista”.

Già e in Italia chi lo ferma l’anti sistema? Chi è il centro? Alfano? Ma per piacere. Berlusconi? Altamente improbabile, poteva esserlo, non ha saputo farlo. Salvini, Meloni, e i tanti Toti in Forza Italia sono, lo sappiano o no, l’esercito di riserva dell’anti sistema. No, la destra italiana non ferma proprio nulla, nell’anti sistema confluisce e il centro, quel poco che c’è, è polvere.

Allora l’anti sistema lo ferma Mdp di Bersani e Speranza? Risibile, chi di speranza campa…Lo ferma Pisapia nel suo Campo progressista, lo fermano le ultime frazioni di Rifondazione Comunista? Più che fermarlo, rischiano grosso di esserne attratte nell’orbita, perché l’anti sistema è Giove e loro sono asteroidi. E allora chi lo ferma l’anti sistema in Italia?

Non lo ferma nessuno, ad oggi in Italia non lo ferma nessuno. Dopo aver demolito Renzi e il suo governo, dopo aver demolito soprattutto quel poco di reale riformismo che c’era in quella esperienza di governo, dopo aver acconsentito a sinistra che lì dentro c’era troppo “centro”, dopo aver spezzato e corroso il Pd, dopo aver fatto giurare al Pd che d’ora in poi “centro” poco e sinistra tanta…l’anti sistema qui e oggi non lo ferma nessuno perché al centro della politica c’è nulla o rottami o penitenti.

Forse anche perché in Italia un “centro” della società (ceti dirigenti, professionisti, imprenditori, elite operaia, ricercatori, studenti, docenti, funzionari pubblici, lavoratori) che si ritenga depositario e difensore, proprietario e custode dell’interesse comune e generale non c’è. In Italia è un costante paraurti contro paraurti, clacson contro clacson nell’ingorgo isterico di un interesse contro l’altro.

Per questo in Italia l’anti sistema probabilmente non si fermerà. Proprio dopo che probabilmente l’anti sistema sarà stato bloccato in Francia e Germania dopo l’Olanda. Allora saremo davvero “fuori”, fuori come dice il gergo giovanile, “fuori come un balcone”.