Sciopero dell’Iva 2013: meno 4,7%. E le altre tasse spremono di più per far pari

di Lucio Fero
Pubblicato il 5 Novembre 2013 - 16:14 OLTRE 6 MESI FA

ivaROMA – Il Ministero dell’Economia comunica: nei primi nove mesi del 2013 sciopero e fuga dall’Iva, la tassa che gli italiani, a torto o a ragione, pagano sempre meno. Per fare pari sono le altre tasse, tutte le altre, in particolare quelle sul reddito “alla fonte” che spremono e torchiano di più in termini di gettito. Quindi il monte tasse pagato dagli italiani resta più o meno lo stesso dell’anno scorso, solo che le tasse dirette pesano ancora e ancora di più delle indirette. La “ritenuta alla fonte” tiene in piedi la baracca del gettito fiscale, la dichiarazione e la fattura sempre più si defilano dal compito.

In realtà il comunicato del Ministero non pronuncia una sola di queste parole. Elenca però le cifre di cui queste parole sono l’esatta traduzione. Primi nove mesi del 2013 a fronte dell’analogo periodo 2012: su 290 miliardi abbondanti di tasse pagate perdita di gettito dello 0,3 per cento, pari a 895 milioni. Quindi nel 2013 quasi un miliardo di tasse in meno pagate certamente a causa della crisi economica e della contrazione del reddito disponibile da parte dei cittadini-contribuenti. Si guadagna di meno, si pagano meno tasse. Regolare, ovvio.

Attenzione però: gettito Iva primi nove mesi 2013 raffronato con analogo periodo 2012. Qui il calo di gettito è del 4,7 per cento, pari a circa 3,6 miliardi di euro. Se al monte gettito totale mancano solo 895 milioni e se solo di Iva ne sono stati pagati 3,6 miliardi in meno (3.600 milioni), aritmetica dice che le altre tasse hanno compensato il mancato gettito Iva. Due miliardi e settecento milioni in più di gettito da altre tasse rispetto al 2012 per l’esattezza.

Il Ministero informa anche che il gettito derivante da recupero da evasione fiscale è stato sempre nei primi nove mesi 2013 pari a 5,2 miliardi, con un incremento di 50 milioni, l’uno per cento. Questi cinque e passa miliardi recuperati dall’evasione fiscale  sono la risultante di due movimenti: il calo del 2,9 per cento dell’evasione scovata e recuperata nel bacino delle imposte dirette e l’aumento del 154% (154 per cento!) dell’evasione scovata e recuperata nel bacino delle imposte indirette. Come volevasi dimostrare e comunicare: gli italiani stanno praticando lo sciopero e la fuga dall’Iva. La pagano sempre meno perché fanno meno affari e soprattutto fanno meno fatture. Il buco lo tappano, il deficit lo saldano gli altri italiani, quelli che pagano le altre tasse.