Fornero sparisci, Casini imbarcaci: sinistra e destra si vendono pure la mamma

di Mino Fuccillo
Pubblicato il 9 Ottobre 2012 - 14:08 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Silvio Berlusconi ha fatto sapere che lui, pur di “unire i moderati”, non solo sarebbe disposto a non rifare il premier ma accetterebbe anche che il premier lo facesse per la seconda volta Monti. E il fatto che l’euro appaia a Berlusconi una catena che tira giù e per Monti sia invece un’ancora di salvezza? Non importa. E il fatto che Monti fino a ieri veniva dichiarato nocivamente sdraiato ad accettare la volontà della Merkel…?

Chi lo dichiarava? Berlusconi, quello che andava dicendo che se la Germania se ne va dall’euro è più un vantaggio che altro. E il fatto che Berlusconi dichiara ufficialmente Equitalia agenzia di “estorsione” mentre Monti fa sapere che la vera divisione tra gli italiani è tra chi le tasse le paga e chi le evade? E il fatto che Berlusconi vuole abolire l’Imu mentre Monti non ci pensa per niente? E il fatto che Berlusconi e Monti hanno sempre pensato, dichiarato, agito in maniera non solo diversa ma spesso antitetica su spesa, bilancio, fisco, moneta? Niente, non conta niente: Berlusconi è pronto a vendersi anche la primogenitura che non ha più pur di essere accolto, e riparato, nella “casa dei moderati”. Qualunque essa sia, chiunque governi purché ci sia posto e asilo per Silvio, il resto son chiacchiere e non contano.

Angelino Alfano ha fatto sapere a Pierferdinando Casini che si deve dare una mossa e diventare lui il candidato premier di tutto il centro destra. E il fatto che la gran parte del Pdl, di cui Alfano sarebbe segretario, è contrario al Monti che c’è e quindi al Monti bis e che Casini una cosa l’ha detta chiara e cioè che vuole che Monti prosegua? Dettagli. E il fatto che Casini non sia votato dall’elettorato del Pdl proprio perché Casini non considera Monti e il suo governare una “anomalia” ma “quello che ha rimesso l’Italia sulla giusta strada dopo che i governi soprattutto di Berlusconi l’avevano fuori strada sbattuta”? Particolari, inezie. E il fatto che Casini premier farebbe in tema di fisco, bilancio, moneta e spesa tutto il contrario di quanto il Pdl ha finora sognato, sperato e raccontato? Minuzie, bruscolini: pur di essere accolti nella “casa dei moderati”, pur di essere riparati, quelli del Pdl che stanno con Alfano si vendono senza problemi venti anni di “berlusconismo”.

Casini imbarcaci! E’ il grido, l’invocazione di soccorso maldestramente e pateticamente camuffati da proposta politica. E se non Casini, Montezemolo o insomma qualcuno. Qualcuno faccia qualcosa e ci porti in salvo dentro questo qualcosa: questo è oggi il Pdl e il suo leader. Con una nota triste, più triste delle altre: in questa sorta di otto settembre del berlusconismo il gruppo dirigente, gran capo compreso, somiglia tanto a quella corte con re, ministri e generali, che corse ad imbarcarsi sulla piccola nave “Baionetta” per mettersi in salvo lasciando al loro destino quelli che li avevano seguiti.

Pdl pronto a vendersi anche la mamma…il Pd invece pure. Una manciata di mesi fa il Pd, tutto il Pd, votò l’abolizione delle pensioni di anzianità, quella cosa tutta e solo italiana per cui si andava in pensione nel nostro paese all’età media ed effettiva inferiore ai 58 anni. Il Pd votò quella abolizione e si gloriò, vanto in Italia e in Europa di aver così contribuito ad evitare la bancarotta al paese. Erano i giorni del “in cassa ci sono soldi per stipendi e pensioni solo per i prossimi tre mesi”. Ora, una manciata di mesi dopo, il Pd anima e caldeggia la resurrezione delle pensioni di anzianità. Il Pd organizza, tenta, promette non solo la cancellazione della Fornero dalla lista dei ministri di ogni futuro governo ma punta alla cancellazione della riforma delle pensioni.

La coerenza tra il Pd autunno inverno e il Pd primavera estate è nulla, zero. Ma la continuità è mille: continuità con l’unica politica che amano, il tassa e spendi. Le pensioni di anzianità erano una delle cose che ci stavano spingendo dentro quello che Monti chiama il “baratro”, il Pd che si intesta parte del salvataggio dal “baratro” è lo stesso che rimette in piedi, almeno ci prova, quel che ci buttava nel burrone. E lo fa per cultura e calcolo. Perché questa in fondo è la sua cultura di governo e perché così si prendono voti. E quindi si vendono la faccia in Europa, in Italia pochi guardano, anzi molti applaudono. La faccia e la “mamma” che nel caso era il diritto-dovere politico a governare i fatti e il reale dopo che Berlusconi aveva corrotto e consunto entrambi per quasi venti anni.