Crisi, l’Ue ha un obiettivo: tutti in pensione a 67 anni

Pubblicato il 15 Febbraio 2010 - 15:55| Aggiornato il 18 Febbraio 2010 OLTRE 6 MESI FA

Sotto la pressione della crisi, del disavanzo del debito pubblico e dei tassi vertiginosi di disoccupazione, una parola d’ordine circola per i paesi dell’Europa: andare tutti in pensione a 67 anni.

Ha incominciato la Spagna con il suo piano di austerità, lanciato a inizio 2010, con l’obiettivo di alzare l’età pensionabile da 65 a 67 anni. Ma su questo livelli in Europa non esiste affatto l’unanimità. Nella stessa Spagna, secondo un sondaggio di El Pais, l’84% è contario, al punto che i sindacati hanno annunciato una giornata di mobilitazione per il 23 febbraio.

In Grecia, invece, la bastonata della crisi e del fallimento pubblico fa indietreggiare l’età pensionabile da 65 a 63 anni. I Paesi Bassi vogliono gradualmente salire  da 63 a 67 entro il 2025. In Danimarca a 67 ci sono già arrivati. Mentre in Norvegia si può già andare in pre pensione a 63. In Svezia il livello 65 è già la norma dagli anni Settanta.

Insomma se la popolazione sta invecchiando ovunque l’allungamento dell’età pensionabile diventa un tema generale per tutti. Un’altra tendenza in atto è quella di “pareggiare” l’età pensionabile tra maschi e femmine. Succede in Portogallo, in Italia per i funzionari pubblici e sta per succedere in Inghilterra, dove, comunque, l’asticella è più alta che in ogni altro paese: 68 anni.