Croazia entra nell’Unione Europea: è il 28esimo Paese. Ci costa subito 14 mld

di Redazione Blitz
Pubblicato il 30 Giugno 2013 - 14:36 OLTRE 6 MESI FA

Croazia entra nell'Unione Europea: è il 28esimo Paese. Festa grande a ZagabriaZAGABRIA – La Croazia è entrata nell’Unione europea: è il 28esimo Paese membro. E celebra nelle piazze e nelle strade delle maggiori città l’adesione. Ma la Croazia ci costa già 14 miliardi e Bruxelles è già costretta ad aiutare Zagabria che si presenta alle porte dell’Ue con il 20% di disoccupazione e il deficit al 4,6%.

Per l’Italia sarà una grana in più ma intanto a Zagabria è festa grande, alla presenza di decine di capi di Stato, premier e ministri, in programma sulla Piazza Bano Jelacic di Zagabria, la più grande del Paese. A rappresentare l’Italia ci sono il presidente della repubblica Giorgio Napolitano e il ministro degli esteri Emma Bonino. L’ingresso formale nell’Unione scatta alla mezzanotte in punto e praticamente tutto il Paese sarà illuminato dai fuochi d’artificio mentre i cori canteranno l’Inno alla Gioia di Beethoven.

Il futuro però non è così radioso come i festeggiamenti vorrebbero far presagire. si perché la ventottesima stella del firmamento Ue prevede nel 2013 una crescita economica dello 0,7% e del 2,4% nel 2014, mentre la Commissione mette in conto un arretramento del Pil croato dell’1,0% nel 2013 e una debole ripresa l’anno prossimo, a +0,2%. Per non parlare del deficit. Dovrebbe arrivare quest’anno al 4,7% del Pil e rischia di salire l’anno prossimo al 5,6%. Insomma, altro che soglia del 3%.

E’ pur vero che per il primo anno e mezzo Zagabria sarà comunque osservata speciale, i trattati di Schengen saranno introdotti progressivamente e servirà una serie di test per trasformare la kuna (moneta locale) in euro. L’Italia dal canto suo non avrà nulla da guadagnare: resterà sicuramente il partner commerciale più stretto, ma sicuramente saliranno sia il costo del lavoro oltre che la pressione fiscale.

Intanto sulla piazza centrale di Zagabria sono pronte tre pedane, ricoperte da tessuti in colore blu della bandiera europea, sulle quali dalle 18 di oggi pomeriggio (ora locale e ora italiana) si esibiranno quasi 700 artisti, ballerini e musicisti. Alla mezzanotte le campane delle chiese suonano a festa. Celebrazioni anche al confine con l’Ungheria e la Slovenia, dove verranno aboliti i punti di controllo doganale, anche se i controlli frontalieri resteranno effettivi per almeno altri due o tre anni, in vista dell’adesione del Paese ex jugoslavo alla zona Schengen.

La circolazione delle persone sarà comunque semplificata e più veloce dato che ai valichi saranno istituiti controlli congiunti e ai croati basterà solo la carta d’identità per entrare negli altri Paesi dell’Ue.

Ai confini con Serbia, Bosnia-Erzegovina e Montenegro, fino al 1990 insieme alla Croazia repubbliche che facevano parte della Jugoslavia socialista, saranno erette le tabelle con la scritta Unione europea, e i controlli di merci e persone saranno adeguati alle normative di Bruxelles. Entrando nell’Ue, Zagabria esce della Cefta, zona di libero commercio di cui fanno ancora parte i Paesi dei Balcani occidentali che non sono nella Ue.