Risoluzione Ue, il parlamento europeo condanna le espulsioni di Rom della Francia

Pubblicato il 9 Settembre 2010 - 13:18 OLTRE 6 MESI FA

Nicolas Sarkozy

Il Parlamento Europeo ha adottato la risoluzione sui Rom che censura le politiche francesi di espulsione dei Rom presentata dal centrosinistra con 337 voti a favore contro 245 e 51 astensioni. La risoluzione di censura approvata dal Parlamento Europeo in sessione plenaria esprime, tra l’altro, ”grande preoccupazione per le misure di espulsione prese dalle autorità francesi e di altri Paesi nei confronti dei Rom e sollecita tali autorità all’immediata sospensione di tutte le espulsioni”.

Nel testo della risoluzione congiunta – composta di 12 premesse e 22 affermazioni – presentata da socialdemocratici (S&D), liberaldemocratici (Alde), Verdi e sinistra radicale (Gue) si chiede l’immediata sospensione delle espulsioni da parte ”delle autorità francesi e di altri paesi” e, tra l’altro, riporta la ”profonda preoccupazione” per ”la retorica incendiaria e discriminatoria che ha caratterizzato il dibattito politico durante i rimpatri dei Rom, che ha dato credibilità a dichiarazioni razziste e azioni dei gruppi dell’estrema destra”.

La risoluzione ricorda che ”le espulsioni di massa sono vietate dalla Carta dei Diritti Fondamentali e dalla Convenzione europea per la protezione dei diritti umani e delle Libertà fondamentali, quindi tali misure sono in violazione dei trattati e delle leggi della Ue, visto che (le espulsioni) sono una discriminazione su base razziale ed etnica che viola la Direttiva 38 del 2004 sulla libertà di libera circolazione”.

La risoluzione afferma inoltre che ”la raccolta delle impronte digitali dei Rom espulsi è illegale ed è contraria alla Carta dei Diritti fondamentali (art. 21, commi 1 e 2) e (…) comporta una discriminazione su base etnica o di origine nazionale”. Il testo approvato censura anche la Commissione europea. ”Il Parlamento europeo – è scritto nel punto 10 – deplora la tardiva e limitata risposta della Commissione in qualità di guardiana dei Trattati, nel dovere di verificare l’aderenza delle azioni degli stati membri alle leggi primarie della Ue, in particolare alle direttive sulla non-discriminazione della libertà di movimento e il diritto di protezione dei dati personali. Al punto 16 la risoluzione ”esprime preoccupazione per i rimpatri forzati dei Rom nei paesi dei Balcani occidentali dove essi sono sottoposti a discriminazioni”.