Rom: il dietro le quinte del vertice Ue, Barroso censura Van Rompuy

Pubblicato il 16 Settembre 2010 - 20:04 OLTRE 6 MESI FA

Dietro le quinte con censura, durante la conferenza stampa conclusiva del vertice Ue, tenuta dal presidente stabile della Ue Herman Van Rompuy e dal presidente della Commissione Ue Josè Manuel Durao Barroso. Van Rompuy ha dato conto del risultato dello scambio di vedute svolto tra i leader durante il pranzo di lavoro sulla controversa questione della chiusura dei campi illegali di rom in Francia, elencando ”cinque punti” sul quale è stato registrato un consenso tra i 27.

Ma su richiesta di Barroso – hanno riferito ‘rumors’ brussellesi ben informati – l’ex premier belga ha accettato di non leggere compiutamente il terzo punto, che conteneva una reprimenda per la commissaria Ue alla giustizia e vice presidente della Commissione, Viviane Reding. ”Noi abbiamo preso nota della dichiarazione fatte a nome del collegio dal presidente della Commissione”, ha detto Van Rompuy, omettendo di leggere la frase seguente.

Il testo completo sarebbe stato: ”Noi abbiamo preso nota della dichiarazione fatte a nome del collegio dal presidente della Commissione, che ha preso le sue distanze rispetto alle opinioni espresse dalla commissaria”. Annunciando l’avvio di una procedura di infrazione verso il governo francese per il mancato rispetto della direttiva Ue sulla libera circolazione, la Reding aveva usato toni forti. Oggi Barroso li ha definiti ”esagerati”. ”Sono stata personalmente toccata da circostanze che danno l’impressione che delle persone siano allontanate da uno Stato membro della Ue solo perche’ appartenenti a una certa minoranza etnica”, aveva detto la Reding. ”Pensavo che l’Europa non sarebbe più stata testimone di questo genere di situazioni dopo la seconda guerra mondiale”.

Mercoledì sera, sono arrivate le sue precisazioni: ”Non ho avuto in alcun caso stabilire un paragone tra la seconda guerra mondiale e le azioni di oggi del governo francese”, ha dichiarato la commissaria. L’Eliseo ha preso atto delle sue scuse. Oggi Sarkozy ha ribadito che le frasi della Reding hanno ”scioccato” tutta la Francia, ma non si è spinto a chiedere la testa della lussemburghese. Al suo terzo mandato a Bruxelles, la Reding resta uno dei commissari più autorevoli nella squadra di Barroso ed ha spalle sufficientemente larghe per fare fronte a una polemica così rovente.

Tanto più che anche da parte di Sarkozy non sono mancati i toni sopra le righe, in particolare con quella frase non proprio ‘politically correct’: ”I rom? Se li prenda il Lussemburgo?”. ”E’ vero che abbiamo sentito commenti esagerati: ieri, la commissaria Reding lo ha riconosciuto, penso che altri dovrebbero fare lo stesso, ha rintuzzato Barroso. Il presidente della Commissione ha invitato senza citarlo Sarkozy ad abbandonare toni ”populisti”, ”retorica inutile” e ”controversie non necessarie”.