Salvini – Asselborn, chi ha girato il video dello scontro sui migranti? Poteva farlo?

di redazione Blitz
Pubblicato il 16 Settembre 2018 - 19:36 OLTRE 6 MESI FA
Salvini - Asselborn, il VIDEO dello scontro sui migranti: chi l'ha girato

Salvini – Asselborn, il VIDEO dello scontro sui migranti: chi l’ha girato? Poteva farlo?

ROMA – Il ministro degli esteri del Lussemburgo Jean Asselborn torna a parlare del video del botta e risposta con Salvini sul tema migranti. In un’intervista rilanciata da un giornale tedesco, Asselborn dà al ministro degli Interni italiano del fascista: “Salvini usa metodi e toni dei fascisti degli anni Trenta”.

Secondo il ministro lussemburghese, aver filato il video è stata “una provocazione calcolata. Il video è stato girato a mia insaputa”. E aggiunge: “Se vengono ripresi incontri di ministri Ue, allora non ci potrà mai più essere un dibattito franco”.

Ospite a Domenica Live da Barbara D’Urso, Salvini reagisce alle accuse dando dell’ “ignorante” a Asselborn. Secondo Salvini il ministro del Lussemburgo ignorererebbe “la storia dell’emigrazione italiana” che non ha nulla a che vedere “con i clandestini che arrivano, spacciano e rubano in Italia”. Secondo il vicepremier, il ministro fa come “tutti coloro che non hanno argomenti, continuando a darmi del fascista, del populista, del razzista”.

Chi ha girato il video? E soprattutto: poteva farlo?

Intanto si discute sulla legittimità della diffusione del video. Chi è stato a girarlo e, soprattutto, poteva essere girato un filmato che mostra i ministri Ue a lavoro? Il battibecco è avvenuto durante una sessione a porte chiuse a Vienna. La riunione non era aperta ai giornalisti, né alle telecamere. Il primo luogo in cui è apparso è sulla pagina Facebook di Salvini. Da qui alle home page dei media italiani il passo è stato breve. La presidenza austriaca di turno dell’Ue ha chiarito oggi che “non era al corrente della registrazione”, e che l’obiettivo è quello di “assicurare discussioni riservate, rispettose ed eque”.

La registrazione dello scontro tra i due ministri è stata fatta da qualche membro dello staff di Salvini. A dirlo è stato per primo Asselborn, poi è arrivata anche la conferma di Salvini stesso.

Fino ad oggi però, il Regolamento interno al Consiglio dice che le sue sessioni, ovvero le riunioni ufficiali dei ministri e quelle preparatorie, “non devono essere pubbliche”. Questo però vale solo per le riunioni ufficiali, una al mese per i ministri del 28 Paesi Ue. Diverso è il discorso quando si tratta di riunioni informali (solitamente una a semestre), o riunioni straordinarie su temi specifici, o conferenze come il caso di Vienna. “Non ci sono regole per le riunioni informali o le conferenze”, sottolinea la presidenza austriaca di turno della Ue, spiegando che comunque ogni presidenza ha l’obiettivo di “assicurare discussioni riservate, rispettose ed eque”.

Anche in questo tipo di riunioni, però, la prassi prevede che gli incontri a porte chiuse restino riservati, e che sia lo stesso ministro a darne conto parlando alla stampa al termine dei lavori.

Varoufakis fu l’unico a rompere prassi e regole nel 2015, registrando il famoso Eurogruppo di Riga in cui – stando a diverse fonti concordanti presenti alla riunione – gli altri ministri lo accusarono di essere un perditempo e un giocatore d’azzardo. E lui, per smentire quelle ricostruzioni apparse su quasi tutti i media internazionali, minacciò di pubblicare la registrazione della riunione. Venne fermato dall’allora presidente dell’Eurogruppo, che gli ricordò come fosse vietato diffondere i loro incontri. Qualcosa arrivò comunque alla stampa greca, e il Governo fu costretto a prendere le distanze. Erano comunque le ultime provocazioni di Varoufakis, che dopo qualche settimana si dimise. A seguire il video dello scontro tra Salvini e Jean Asselborn (Agenzia Vista /Alexander Jakhnagiev):