Bossi: “Papa? In galera!”. Ma Berlusconi lo vuole salvo

Pubblicato il 15 Luglio 2011 - 20:28 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Su Alfonso Papa Umberto Bossi è stato chiaro: “Papa? In galera!”. Un messaggio chiaro soprattutto per il suo alleato Silvio Berlusconi che, invece, a Papa lo vuole salvare. Un messaggio che arriva dopo che, in mattinata, la Giunta per le Autorizzazioni della Camera ha dato il via libera per l’arresto del deputato Pdl. L’attenzione, quindi, è ora tutta rivolta al 20 luglio, quando l’Aula di Montecitorio sarà chiamata a decidere sul destino, giudiziario, di Papa. Papa che, in serata, attraverso una lettera al presidente dei deputati berlusconiani Fabrizio Cicchitto, ha comunicato la scelta di autosospendersi dal gruppo Pdl della Camera.

E’ ancora Umberto contro Silvio, quindi. Uno che ha portato i suoi ad astenersi sulla richiesta di arresto per il deputato coinvolto nell’inchiesta P4, e l’altro che, invece, sta tentando il tutto per tutto per salvarlo. Tanto è vero che si è fermato alla Camera a impartire ordini ai suoi: ”Noi non facciamo processi in aula, sosteniamo il non arresto – ha detto Berlusconi – La magistratura andrà avanti ma chi è parlamentare deve mantenere il suo incarico. Dovete dire ai vostri colleghi che votare a favore dell’arresto di deputati costituisce un precedente pericolosissimo”.

La doccia fredda per Papa in Giunta per le autorizzazioni della Camera è arrivata in tarda mattinata: si è deciso che il parlamentare del Pdl coinvolto nell’inchiesta sulla P4 può essere arrestato. Sulla richiesta di arresto, dopo l’ennesimo rinvio di giovedì, la maggioranza aveva deciso di non presentare nessuna relazione proprio per evitare il voto e portare la questione alla Camera.

Cosi’ il presidente della Giunta Pierluigi Castagnetti ha deciso di mettere in votazione la proposta presentata da Federico Palomba (Idv) che chiede l’arresto di Papa. A quel punto si è scatenata la protesta della maggioranza. La Lega, che per bocca di Umberto Bossi si era detta “orientata” a votare l’arresto del deputato, ha annunciato la sua astensione. Il Pdl, invece, ha lasciato in blocco l’aula poco prima del voto.

Ora il tutto per tutto si giocherà in Aula, il 20 luglio. Vincerà il giustizialismo alla Bossi che urla “In galera”, o la posizione “anti-giudici” di Berlusconi che dice:  “Visto tutto quello che sta avvenendo dobbiamo, a maggior ragione, andare avanti con la riforma della giustizia”?