Renzi: Jobs Act, stavolta il compromesso no. Bersani: Se vuole può
Pubblicato il 25 Settembre 2014 - 15:55 OLTRE 6 MESI FA
ROMA – Matteo Renzi: “In questo caso il compromesso non è la strada”. Così il premier in un’intervista a Bloomberg tv. Il caso è quello del Jobs Act. Ma a mostrare di cercare un compromesso sono Gianni Cuperlo e Pier Luigi Bersani:
“Dovere del Pd è trovare una posizione unitaria”… “Se un segretario, come penso dovrebbe, vuole trovare una sintesi secondo me non è solo possibile, ma anche abbastanza agevole: basta volerlo”.
Quale la natura della disponibilità della minoranza Pd? C’è chi pensa sia genuina e motivata dalla impossibilità di percorrere sia la strada del referendum interno sia quella catastrofica di dissociazioni dal voto o di voto contrario in Parlamento, con tutto il seguito di crisi di governo e di sistema.
C’è invece chi pensa si tratti di disponibilità di facciata solo intesa ad addossare a Renzi la responsabilità di una qualsivoglia decisione.
Si vedrà lunedì in direzione. Si vedrà che la questione non è l’articolo 18 ma la seguente: se la direzione del partito vota a maggioranza, ampia, il Jobs Act di Renzi i parlamentari del Pd sono tenuti o no a votare in Parlamento il Jobs Act di Renzi?