Bagnasco: “Non facciamo la cresta sull’otto per mille. E paghiamo l’Ici”

Pubblicato il 17 Dicembre 2011 - 10:37 OLTRE 6 MESI FA

Angelo Bagnasco

CITTA’ DEL VATICANO – ”Certamente non esiste la cresta dei vescovi perché tutto quello dell’otto per mille che non va per il sostentamento del clero va per la carità delle diocesi, in Italia come all’estero, nelle mense, nelle varie opere di assistenza e solidarietà che la Chiesa fa da sempre e va anche per le opere pastorali, gli oratori e la manutenzione delle chiese”.

Il presidente della Cei Angelo Bagnasco non si sottrae e, intervenendo in un convegno promosso da Retinopera, parla dei temi più caldi: dalla questione Ici all’otto per mille.

Non manca poi il chiarimento di Bagnasco su alcune osservazioni circolate sugli stipendi del clero. “I nostri stipendi – ha detto – sono all’incirca di quest’ordine, cioè circa 1.300 euro, ed anche se qualcuno di autorevole dice che sono troppo modesti per noi sono più che sufficienti e ringraziamo il Signore per poterli dare”. Bagnasco ha quindi sottolineato che non esiste alcuna “cresta” sugli introiti derivanti dall’otto per mille ed ha ribadito: “Tutto quanto è trasparente come risulta dai bilanci e dai conti pubblici che sono pubblicati sul sito” della Conferenza episcopale italiana.

Ma è soprattutto sulla questione Ici che Bagnasco sente il bisogno di puntualizzare: ”Io spero che la trasparenza dei dati” sul pagamento dell’Ici da parte della Chiesa, pubblicati a più riprese in questi giorni dal quotidiano dei vescovi Avvenire ”possa spegnere ogni polemica perche’ non ha fondamento”.

“Mi pare – ha aggiunto il capo dei vescovi italiani – che i dati forniti da Avvenire frequentemente, quasi ogni giorno e in realtà non da adesso ma almeno dall’agosto scorso quando è nata questa polemica, mettano in evidenza la realtà delle cose”, cioè quella del regolare pagamento delle tasse da parte della Chiesa.