Beppe Grillo-Adele Gambaro, ne resterà uno solo: “Vattene”. “No, si scusi”

di Elisa D'Alto
Pubblicato il 12 Giugno 2013 - 17:34 OLTRE 6 MESI FA
Beppe Grillo-Adele Gambaro, ne resterà uno solo: "Vattene". "No, si scusi"

Beppe Grillo-Adele Gambaro, ne resterà uno solo: “Vattene”. “No, si scusi”

ROMA – Beppe Grillo-Adele Gambaro: ne resterà uno solo, alla fine, come Highlander. Lui la ha “invitata” ad andarsene dopo le sue critiche. Lei ora ribatte: “Non me ne vado e anzi voglio pubbliche scuse”. In principio erano 163, i parlamentari grillini, strada facendo sono calati a 159 tra autoesclusioni e pubbliche cacciate via web. Ma ora la querelle Grillo-Gambaro rischia di spaccare il Movimento tra chi pensa che esprimere critiche, anche feroci, sia diritto universale dell’eletto, anche quello grillino; e chi invece ritiene che il verbo di Beppe non si tocca né si contraddice. Adele Gambaro, senatrice del M5S, non è andata per il sottile: analizzando la batosta elettorale del Movimento ha chiosato: “Il problema è Beppe Grillo”, incurante di chi le faceva notare che senza Grillo nessuno di loro, talentuosi o meno ma comunque illustri sconosciuti della politica, sarebbe entrato in Parlamento.

Lui dapprima ha proposto un referendum su di sé, tramite blog personale: ma davvero sono io il problema? Poi, ricevuto il prevedibile plebiscito della rete, ha affondato: “Se ne vada al più presto, non vale niente”. Il senso del ragionamento di Grillo è: tu, Gambaro come singolo parlamentare grillino, da solo vali solo in quanto espressione del Movimento, se rispetti il Movimento che ti ha eletto e soprattutto quei milioni di elettori che hanno messo la croce sul M5S. Se invece critichi il Movimento ti poni automaticamente al di fuori del Movimento.

Come è finita? Non è affatto finita: nonostante la voce grossa del capo, nonostante mercoledì sia in programma una cena “chiarificatrice” tra Vito Crimi e la Gambaro, nonostante la bacheca Facebook della senatrice sia invasa da ore da messaggi, non proprio di solidarietà, di simpatizzanti e colleghi del M5S, insomma, nonostante tutto questo avrebbe potuto, se non provocare una marcia indietro, quanto meno ammorbidire le dichiarazioni dell’ “eretica”, lei no, rilancia: ”Non ho assolutamente intenzione di passare al Misto. Io sono ancora nel M5S e ci rimango finché non dovessero decidere di espellermi”. Basta? No: “Beppe deve stare attento, non può fare così. Non è più un uomo qualunque, rappresenta milioni di italiani. Io non ho offeso nessuno e sono stata offesa, pretenderò da lui pubbliche scuse. Sono una signora, ho una certa età e sono stata offesa, lui mi deve rispetto”. Controrisposta di Grillo: ”Perché la senatrice non rispetta quanto promesso ‘nero su bianco’ agli attivisti che le hanno dato fiducia con il voto delle parlamentarie? Pochi mesi fa, prima di essere eletta, nelle sue dichiarazioni d’intenti, scriveva: ‘Penso ad un Parlamentare che nel caso non fosse più in sintonia con il M5S, grazie al quale è stato eletto, la sua base, i suoi principi, semplicemente si debba dimettere’. Cosa è successo in questi mesi? Perché – conclude – la senatrice non rispetta quanto promesso?”. Controreplica di Gambaro: “Se mi minaccia lo denuncio”. Viste le premesse, ne resterà uno solo.