Berlusconi: “Avrei voluto evitare la morte di Eluana”, Fini “no a strumentalizzazioni”

Pubblicato il 9 Febbraio 2010 - 12:40 OLTRE 6 MESI FA

L’anniversario della morte di Eluana Englaro crea spaccature all’interno della maggioranza. Questa mattina Silvio Berlusconi in una lettera alle suore Misericordine di Lecco scriveva «avrei voluto evitare la morte di Eluana». In serata il presidente della Camera, Gianfranco Fini, si confida con i suoi e dice: si potevano evitare «le strumentalizzazioni della vicenda».

Berlusconi. «Carissime sorelle, è trascorso ormai un anno dalla scomparsa di Eluana Englaro. Vorrei ricordarla con voi e condividere il rammarico e il dolore per non aver potuto evitare la sua morte».

È un passaggio della lettera che il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha scritto alle suore Misericordine di Lecco, che per quattordici anni hanno curato Eluana Englaro. Il messaggio è stato recapitato alle sorelle dal ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, che questa mattina si è recato alla casa di cura Beato Talamoni per un incontro riservato.

«Vorrei soprattutto ringraziare tutte voi per la discreta e tenace testimonianza di bene e di amore che avete dato in questi anni – continua il messaggio -, i gesti di cura che avete avuto per Eluana e per tutte le persone che assistete lontano dai riflettori e dal clamore in cui invece sono immerse le nostre giornate, sono un segno di carità, un esempio da seguire per me e per tutti noi che abbiamo la responsabilità di governare il nostro amato Paese».

Replica di Peppino Englaro. Il padre di Eluana replica a Silvio Berlusconi in giornata e sostiene che se il premier avesse visto com’era davvero la donna negli ultimi tempi della sua vita «non avrebbe scritto» la lettera alle Misericordine.

«Se Berlusconi fosse venuto a vedere Eluana, afferma Englaro, forse non avrebbe scritto le cose che ha scritto oggi».

Fini. In serata, quindi, arriva il duro giudizio della terza carica dello Stato. L’anniversario della morte di Eluana Englaro poteva essere vissuto in modo diverso. Potevano evitarsi «le strumentalizzazioni della vicenda», dice Fini  con alcuni dei suoi spiegando che avrebbe preferito il silenzio a un anno dalla morte della ragazza.

Il Presidente della Camera avrebbe dunque preferito che si «tacesse» oggi e, in questo quadro, si riconoscerebbe nelle parole espresse da Benedetto Della Vedova su “Farefuturo”. Della Vedova invita tutti a far sì che «la memoria di Eluana sia lasciata vivere nel ricordo intimo di quanti l’hanno amata e accudita per tanti anni e a cui lei ora manca come a nessun altro: la sua mamma e il suo papà».

Della Vedova nell’editoriale mette inoltre in guardia dal rischio di commettere un «errore grave: pensare di consumare per via legislativa, una ‘rivincita’ della politica su quei giudici, su quella mamma e su quel papà» che furono protagonisti di quella vicenda.