Berlusconi, caccia ai 32 senatori di Alfano: senza Ncd determinante Forza Italia

di Redazione Blitz
Pubblicato il 11 Agosto 2014 - 17:13 OLTRE 6 MESI FA
Berlusconi, caccia ai 32 senatori di Alfano: senza Ncd determinante Forza Italia

Paolo Romani e Maria Elena Boschi: per il primo sì alla riforma costituzionale sono stati determinanti i voti di Forza Italia (LaPresse)

ROMA – Svuotare il gruppo al Senato del Nuovo Centrodestra per far dipendere il governo Renzi dal voto di Forza Italia: è questo il piano di Silvio Berlusconi secondo un retroscena pubblicato da Carmelo Lopapa su Repubblica.

L’ex Cavaliere non si ferma al successo della riforma Boschi passata in prima lettura al Senato, grazie ai voti determinanti dei berluscones, e si rilancia con una campagna d’autunno contro il partito di Angelino Alfano, costola moderata di Forza Italia.

Lopapa riferisce parole che Berlusconi ha sussurrato alle orecchie dei “più fidati”.

“«Dobbiamo prosciugare il gruppo del Nuovo centrodestra al Senato, Verdini mi dice che è possibile, sono spaccati al loro interno, è l’unico modo per mettere Renzi di fronte al fatto compiuto e costringerlo a collaborare», dice il leader ringalluzzito dal passaggio della riforma coi voti determinanti di Forza Italia.

Sente di essere tornato in partita e vuole farlo a tutto campo. Le modifiche costituzionali gli stanno strette, ora che pregusta il «recupero dell’agibilità politica ed elettorale» come scriveva due giorni fa ai parlamentari. C’è solo un ostacolo sulle sue mire espansionistiche su maggioranza e governo. Il presidente del Consiglio ha già fatto capire in tutte le salse che non ha alcun bisogno, né voglia di accettare la collaborazione. L’ex Cavaliere, già alle prese con dieta Dukan, lunghe camminate e ginnastica nella tenuta di Villa San Martino (dalla quale del resto non può muoversi anche per Ferragosto), con Francesca, figli e nipoti, nelle poche telefonate filtrate di dirigenti ha ribadito il ruolo «fondamentale di Forza Italia: senza di noi non si sarebbe arrivati a questo risultato che per senso di responsabilità abbiamo portato avanti». Ma l’unico modo per far pesare ora quella responsabilità — nella sua strategia — è quello di alleggerire il peso specifico dell’Ncd, far perdere pedine alla maggioranza a Palazzo Madama. […] Del resto, il leader forzista si è ormai convinto che “Angelino” non abbia alcuna intenzione di tornare in un centrodestra con forte imprinting berlusconiano. Perfino le alleanze in vista delle amministrative d’autunno sono tutt’altro che scontate. Figurarsi tornare insieme al governo. «Ora bisogna mettere la testa sull’economia, perché le famiglie e le imprese sono davvero allo stremo» è il messaggio di Giovanni Toti al Tg1. Renato Brunetta, col suo “Mattinale”, si spinge oltre: «Occorrono riforme shock all’economia, la nostra è una proposta di collaborazione seria. Renzi faccia propria l’agenda Berlusconi».

Ma sono inviti destinati a cadere nel vuoto. E allora la caccia può partire. Nel mirino il gruppo dei 32 senatori alfaniani, acquisirne almeno un terzo e capovolgere gli equilibri a Palazzo Madama”.