Berlusconi alla guerra: “Uso criminale spread, inchiesta su Monti-Napolitano”

Pubblicato il 31 Dicembre 2012 - 11:43 OLTRE 6 MESI FA
Silvio Berlusconi (Foto LaPresse)

ROMA – Dopo l’ennesima tarantella con la Lega, e un monologo di 6 minuti sul Tg5 di domenica sera, Silvio Berlusconi torna all’attacco e dice: “Oltre che su Monti il mio prossimo governo farà una commissione d’inchiesta anche su Giorgio Napolitano“. E poi: “Contro di me c’è stato un uso criminale dello spread”.

“Lascerò a una commissione, che se avremo la responsabilità di governare potremo far nascere in parlamento, un’indagine su quel che successe allora – dice Berlusconi a Radio Capital – Certamente ci fu un uso criminale dello spread che nessuno conosceva, e che portava a un aumento solo di 2 punti e quindi intorno a 5 miliardi di spesa in più nel 2011. Di fronte a 800 miliardi di spesa pubblica nell’anno, 5 miliardi sono un’inezia che si può recuperare in piccolissimi aggiustamenti di tasse su giochi, scommessi, tabacchi e alcolici. Proprio come abbiamo fatto, non facendo pagare l’Imu agli italiani”.

Dunque, cinque miliardi, affonda Berlusconi, “non giustificavano quella campagna di aggressione nei confronti del nostro governo. Sono stati tanti gli interventi che hanno concorso in quella direzione, primo tra tutto il tradimento di Fini. Quale è stata la promessa fatta a Fini perchè compisse quell’atto di tradimento degli elettori e contro le leggi della democrazia? Credo che ne verranno fuori delle belle, anzi delle brutte”.

Nel corso dell’intervista non manca l’affondo sulla Lega: “La Lega deve scegliere, da sola va incontro a una sconfitta sicura, la rottura dei rapporti renderebbe impossibile appoggiare Maroni in Lombardia, ma anche tenere in vita le giunte in Veneto e Piemonte e centinaia di amministrazioni locali”.

Berlusconi ipotizza poi un’uscita dell’Italia dall’euro se la Bce non dovesse garantire i debiti sovrani dei paesi dell’Eurozona. “Non penso che si debba uscire dall’euro ma penso che la direzione sarebbe di ottenere che la Bce fosse banca centrale a tutti gli effetti garantendo i debiti sovrani di tutti i paesi che hanno euro ed essendo disposta a stampare moneta in caso di necessità. Se si mette moneta per l’1% o il 2% si provoca inflazione dell’1 o 2%, ma sono sicuro che non porti un danno all’economia e che anzi una leggera inflazione porti lievito all’economia”.