Berlusconi, parata di tg: “Spero in riforme condivise”

Pubblicato il 26 Marzo 2010 - 19:42 OLTRE 6 MESI FA

Silvio Berlusconi

Quella di Silvio Berlusconi è stata una giornata all’insegna dei telegiornali. Nell’ultimo giorno di campagna elettorale il presidente del Consiglio si è prima mostrato a Sky Tg 24, poi ha parlato a “Studio Aperto” su Italia 1, al Giornale Radio di Radio Uno, al Tg4, al Tg5, al Tg1 e al Tg2.

Se nel primo pomeriggio il premier aveva nettamente chiuso la porta del dialogo con il segretario del Pd Pier Luigi Bersani a “Studio Aperto” Berlusconi è stato decisamente conciliante.

Secondo il Cavaliere, infatti,  “il governo e la maggioranza hanno numeri per fare le riforme, come le elezione diretta del premier o del capo dello stato come come avviene nelle grandi democrazie occidentali”, o la grande riforma della giustizia o quella per l’abbassamento della pressione fiscale” ma  “è auspicabile che si crei nuovo clima politico per arrivare a delle riforme che siano condivise, però sarebbe necessario che la sinistra cambiasse atteggiamento smettendo di cavalcare le calunnie l’invidia sociale e l’odio nei confronti degli avversari”.

Berlusconi ha aggiunto che “non è soltanto un auspicio per il bene del Paese ma un suggerimento sincero ai leader della sinistra se hanno ancora un briciolo di amor patrio. Finora sono stati sguaiati e violenti e questo modo di fare non gli ha portato nessun vantaggio”.

Quindi Berlusconi ha lanciato un appello rivolto soprattutto “a quei ragazzi che possono esercitare questo diritto per la prima volta”: “Votate per il vostro futuro e perché il voto è un diritto, il più sacro diritto della democrazia che, tra l’altro, volevano portarci via”.

“Il diritto di voto – ha aggiunto il premier – non se lo devono far sottrarre, non consentano a qualcun altro di decidere a nome loro e con la loro testa perché queste persone non sono certo loro amiche. Andate a votare, votate per i nostri candidati più vicini a voi, giovani, entusiasti, competenti .Non sono cresciuti nella segreterie di partito e non hanno il cupo pessimismo che contraddistingue la sinistra. Dico ai giovani di votare per il loro futuro e per la loro libertà”.

Al Tg4, invece, Berlusconi attacca apertamente la sinistra: durante questa campagna elettorale, a suo giudizio,  “la più grande delusione è stata il tifo dichiarato e smaccato della sinistra per l’esclusione delle liste elettorali del Pdl” dalle regionali nel Lazio.”Questo tentativo di vincere chiudendo l’altra squadra degli spogliatoi”, ha aggiunto il presidente del Consiglio, dimostra che c’e una “sinistra non ancora democratica, una magistratura politicizzata che usa la giustizia a fini politici e che la sinistra non vuole fare la campagna elettorale sui problemi reali” del Paese.

Anche nel Lazio, aggiuge al Tg4, nonostante l’esclusione della lista del Pdl “si può ugualmente vincere, basta mettere la croce sul simbolo della nostra candidata Renata Polverini”.

“Bisogna evitare – è stato il consiglio di Berlusconi – l’astensione e non disperdere il voto su liste minori come l’Udc che non potrà avere peso nei consigli regionali”.

Sempre al Tg4 Berlusconi, come un fiume in piena, promette: “Dove governeremo approveremo immediatamente il piano casa”. Tra le priorità Berlusconi indica “l’introduzione del buon governo in tutte le regioni; la riduzione delle spese per l’assistenza e delle liste d’attesa per le visite; l’eliminazione dell’oppressione burocratica; la riqualificazione ambientale e la realizzazione di tutte le infrastrutture che la sinistra, per colpa di questi ecologisti, non ha fatto”.

Cambia orario, cambia Tg. Cambiamo canale e troviamo sempre il Cavaliere, ma questa volta al Tg5. “In questi mesi – dice – il nostro governo ha ottenuto buoni risultati” mentre “la sinistra è in crisi irreversibile, ormai ammanettata a Di Pietro, non è in grado di governare ma solo di invidiare”.

“La sinistra – attacca il premier – quando ha governato ha applicato solo la politica del ‘tassa e spendi’ e nelle regioni governate dal centrosinistra c’é stato il massimo livello di addizionali delle tasse”. E ancora “nelle regioni nelle quali la sinistra ha governato ha solo collezionato fallimenti, dallo scandalo dei rifiuti in Campania, al debito accumulato dal Lazio sotto la gestione Marrazzo alla sanità in Calabria”.

Sono le otto, inizia il Tg1 e Berlusconi parla anche lì. Per dire che la campagna elettorale per le regionali non gli è piaciuta “per nulla”. “Speravo – afferma il premier – in un confronto tra meriti e demeriti”. Certo, aggiunge, “la sinistra avrebbe dovuto giustificare i fallimenti di Bassolino, Loiero e Vendola mentre noi avremmo illustrato gli eccellenti risultati conseguiti in Lombardia e Veneto che sono regioni modello. Avremmo vinto -scandisce – a mani basse. Invece – si lamenta – ancora una volta temi e tempi sono stati impostati dal partito dei Pm che per favorire la sinistra ha sfornato le solite inchieste a orologeria. A tutto questo si è aggiunto il sopruso inaudito dell’esclusione delle liste a Roma”.

Dopo il Tg1, Berlusconi parla al Tg2: “Se la vigilanza – dice – su proposta di un esponente radicale, ha dovuto sospendere alcune trasmissioni è per colpa di un uso sbagliato, fazioso da parte di certi conduttori vicini alla sinistra” di queste trasmissioni con “processi mediatici senza contraddittorio”, una situazione “a maggior ragione inaccettabile sulla tv pubblica, pagata dai cittadini”.

Berlusconi assicura p0i che non c’è nessuna incognita nel centrodestra dopo il voto alle regionali. “No, no – assicura – nel governo e nella maggioranza c’é la consapevolezza che ci attendono tre anni di governo durante i quali realizzare una vera rivoluzione liberale basata sul principio che non sono più i cittadini al servizio dello Stato ma lo Stato al servizio dei cittadini”.