Berlusconi: “Non pigliamole alte, noi non siamo alti”

Pubblicato il 17 Settembre 2011 - 10:09 OLTRE 6 MESI FA

Silvio Berlusconi (Lapresse)

ROMA – Si parlano spesso Silvio Berlusconi e Gianpaolo Tarantini. Compito dell’imprenditore è captare i gusti del presidente del consiglio per scovare le ragazze giuste.

Troppo alte no, grasse no e vecchie no: le regole principali sono queste. Sull’altezza Berlusconi è molto chiaro e lo ripete spesso, anche in una telefonata del 5 ottobre 2008.

Berlusconi: «Senti che voce, perché ho tenuto banco fino alle sei e mezza con il locale che si è fermato… Tutti ‘sti ragazzi intorno che ho invitato a fare gli imprenditori, gli ho raccontato un mare di cose… Sulla Cina erano lì che pendevano dalle mie labbra e delle donne a gogo! Io ho preso otto numeri, ma ce n’erano di più».

Tarantini: «Ma dov’è stato?… Ah, l’Eleven…».

Berlusconi: «Naturalmente mi hanno offerto tutto, champagne a go-go, il proprietario è diventato matto e c’è stata una roba, ma una cosa di brasiliane, russe, italiane… C’ho qui otto numeri di donne nuove! Purtroppo non c’è il tempo, perché adesso andare in giro fai così e tanghete! Va bene, ma gua… a Napoli, non ti dico a Napoli che cosa succede, quando io vado lì sono ormai santo veramente… Per la Arcuri bisogna trovare un’altra serata… C’ho tanti impegni internazionali… Adesso vado in America…».

Tarantini: «Ci vediamo l’otto».

Berlusconi: «Ci vediamo l’otto per andare prima a vedere il Bagaglino!… Se tu hai una ragazza da portare, due ragazze, tre ragazze… Per favore non pigliamole alte come fa questo qui di Milano perché noi non siamo alti».

Tarantini: «Ha visto le mie come sono!». Berlusconi: «Devono essere tutte come la Graziana!». Tarantini: «Va bene! Io ne porto un paio, due o tre le porto!…».

Berlusconi: «Ne abbiamo tante, però lì ce ne sono di nuove».

Tarantini: «E vabbè, abbondiamo!».