Biotestamento, Berlusconi sprona i suoi: “Occorre la legge, i pm scavalcano le Camere”

Pubblicato il 27 Aprile 2011 - 14:10 OLTRE 6 MESI FA

Silvio Berlusconi

ROMA – Berlusconi si gioca la mossa che spariglia spostando per un attimo l’attenzione pubblica sul Botestamento, disegno di legge che a breve arriverà alla Camera. Il presidente del Consiglio ha scritto una lettera ai suoi parlamentari per chiedere un voto compatto. Nella missiva anche un preciso attacco ai magistrati: “Sul fine vita, questione sensibile e legata alla sfera più intima e privata, non si dovrebbe legiferare e anch’io la penserei così se non ci fossero tribunali che, adducendo presunti vuoti normativi, pretendono in realtà di scavalcare il parlamento e usurparne le funzioni”.

Il testo sul biotestamento che oggi arriva in aula è “un risultato largamente condivisibile di sintesi e di mediazione alta” che “traccia un confine netto con l’eutanasia, evitando anche i rischi di accanimento terapeutico”, scrive il premier.  “Noi liberali, cristiani, socialisti, riformisti, credenti di fedi diverse e non credenti- scrive Berlusconi – noi moderati, insomma, siamo convinti che la libertà, bene prezioso, non possa arrivare a negare la vita”.

E cita il caso di Eluana Englaro: “Non è possibile dimenticare – scrive – che la legge che ci accingiamo a discutere nasce da un evento che ha traumatizzato l’opinione pubblica e tutti noi: la morte di una donna, stabilita, per la prima volta in Italia, attraverso una sentenza. Nel nostro partito, che rispetta profondamente le libere convinzioni di ciascuno, esistono sensibilità diverse su questo tema, e non è mia intenzione chiedere che queste convinzioni personali siano sacrificate o compresse. Credo però – avverte Berlusconi – che il lungo lavoro sul testo di legge abbia portato a un risultato largamente condivisibile di sintesi e di mediazione alta. Questa legge sancisce per la prima volta il principio laico del “consenso informato”, per cui nessun trattamento sanitario può essere compiuto sul paziente senza che questi abbia espresso il proprio consenso, assicurando così la libertà di cura. Nello stesso tempo, traccia un confine netto con l’eutanasia, evitando anche i rischi di accanimento terapeutico”.

Quindi, rivolto, ai parlamentari, Berlusconi li invita: “Chiedo dunque, ancora una volta, impegno e partecipazione, sicuro che, come sempre, saprai conciliare l’etica della convinzione con quella della responsabilità, così come accade quando si è di fronte a scelte e a decisioni importanti. Sicuro di poter contare sulla Tua attenzione e sulla Tua lealtà, Ti invio il mio più cordiale ed affettuoso saluto”.

Duro il commento del Pd: “Strumentale. È indecente fare lo spezzatino del disegno di legge, portarlo in tre sedute diverse in tre settimane dopo averlo tenuto nel cassetto per due anni”.

Critica anche la deputata Idv Silvana Mura, secondo la quale la lettera  “dimostra solo una cosa, ovvero che chi l’ha scritta non ha neppure letto la legge sul biotestamento. Berlusconi – aggiunge la Mura – riesce poi ad essere ad un tempo ridicolo e ipocrita quando attacca la magistratura anche in questa occasione”.