Campania, il Pd candida De Luca

Pubblicato il 30 Gennaio 2010 - 16:23 OLTRE 6 MESI FA

Vincenzo De Luca, sindaco di Salerno, che ha il sostegno di Verdi e Alleanza per l’Italia, è l’unico candidato di centrosinistra per le regionali in Campania. Sabato mattina Riccardo Marone, attuale assessore al Turismo della Regione Campania ed ex sindaco di Napoli, ha rinunciato alla corsa auspicando di trovare una candidatura condivisa.

Ora bisognerà capire se la decisione assunta dai segretari regionali di Pd, Verdi e Api troverà convergenza con altri partiti, fra cui l’Italia dei valori, anche se le premesse non sono incoraggianti. De Magistris, braccio destro di Di Pietro, ha già definito “improponibile” la scelta di De Luca.

In una nota, firmata dal segretario regionale del Pd Enzo Amendola, dal commissario regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli e dal coordinatore campano di Alleanza per l’Italia Bruno Cesario, viene spiegato che «sono state presentate le firme a sostegno di un unico candidato, Vincenzo De Luca, sindaco di Salerno. Per questo, in base alle regole statutarie le primarie non saranno svolte. Avendo scelto all’unanimità, nei rispettivi partiti, il metodo delle primarie di coalizione e preso atto dell’assenza di altre candidature, affidiamo a De Luca il compito di rappresentare la coalizione come candidato presidente».

Pd, Verdi e Api si impegnano a lavorare con De Luca «all’ampliamento della coalizione e alla definizione programmatica di un’alleanza in vista delle prossime elezioni regionali».

Contrario alla decisione degli alleati Antonio Di Pietro: «Ci dispiace che il Pd abbia deciso di correre in Campania con un candidato che non rappresenta la discontinuità, come l’Italia dei Valori aveva richiesto. Ci auguriamo che questa scelta isolazionista venga rivista e che il Pd faccia un gesto di responsabilità e disponibilità nei confronti della coalizione, ritirando questa proposta di candidatura».

Non solo Di Pietro, però, invita il Pd a rivedere la scelta caduta sul sindaco di Salerno. «In Campania il Pd ha consumato sulle primarie una vera e propria farsa. L’unico nome rimasto in lizza è per noi improponibile, sia per le politiche attuate nella sua veste di amministratore locale, sia perche’ non rappresenta un segno di discontinuita’ con la gestione attuale della Campania». Lo sottolinea in una nota Paolo Ferrero, portavoce nazionale della Federazione della Sinistra.