Mara Carfagna risolve il doppio incarico: si è dimessa dal Consiglio regionale campano

Pubblicato il 15 Giugno 2010 - 15:52 OLTRE 6 MESI FA

Mara Carfagna

Da oggi il ministro per le pari Mara Carfagna non è più consigliere regionale della Campania. Il ministro ha così risolto la questione del doppio incarico con il Parlamento.

“La mia è stata una decisione sofferta – scrive il ministro nella lettera di dimissioni – perché i napoletani che hanno voluto esprimere la loro preferenza per me, mi hanno chiesto di entrare a Palazzo Santa Lucia, sono stati davvero tanti, un numero superiore alle mie attese. Li voglio ringraziare ancora, uno ad uno, tutti: sono oltre 56 mila”.

“Ho già consegnato la lettera di dimissioni al presidente del Consiglio regionale della Campania, ed è stata protocollata: non si torna più indietro”.

“Avevo annunciato sin dall’inizio – continua il ministro nella lettera in cui annuncia le dimissioni pubblicata sul suo blog – che non sarei rimasta in Campania, mi ero offerta di essere l”anello di congiunzione’ tra il governo centrale e quello regionale e questo voglio fare. Il mio incarico parlamentare, però, mi ha messo davanti ad una scelta: o la Camera dei deputati, dove vengono discusse ed approvate le leggi che promuovo come Ministro della Repubblica, o il Consiglio regionale. Alla fine ho optato per la prima soluzione, sicura che i miei elettori, ma anche tutti gli altri, capiranno”.

Ma “se c’è una cosa di cui sono felice, dopo avere scritto e spedito la lettera di dimissioni – continua il ministro Carfagna – è che al mio posto, in Consiglio, siederà da domani una donna. Quello al Consiglio regionale non vuole essere un addio, ma un arrivederci. Un arrivederci agli appuntamenti a cui gli amministratori regionali vorranno invitarmi, alle questioni che i cittadini decideranno di sottopormi. Sono sicura che tutti, in primis il presidente Stefano Caldoro, cui non sfuggono né la portata epocale della sua vittoria, né l’enorme carico di responsabilità che è seguito al successo nelle urne, mi consentiranno di offrire il mio modesto contributo per rinnovare profondamente un territorio bistrattato e male amministrato per troppo tempo”.