Caso Ablyazov, Pd: “No sfiducia ad Alfano”. Pdl: “Non è in discussione”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 17 Luglio 2013 - 21:53| Aggiornato il 18 Luglio 2013 OLTRE 6 MESI FA
Caso Ablyazov, Pd: "Non voteremo sfiducia ad Alfano, governo va avanti"

Caso Ablyazov, Pd: “Non voteremo sfiducia ad Alfano, governo va avanti” (Foto LaPresse)

ROMA – “Non voteremo la sfiducia per Angelino Alfano, il governo va avanti”. La segreteria del Pd ha dichiarato il suo appoggio al vicepremier e ministro dell’Interno Alfano, per cui Sel e Movimento 5 stelle hanno chiesto un voto di fiducia sul caso dell’espatrio in Kazakhstan della moglie e la figlia di Mukhtar Ablyazov. Se il Pd annuncia che non voterà la sfiducia, Silvio Berlusconi ribadisce: Alfano per il Pdl non è in discussione.

“NON VOTEREMO LA SFIDUCIA” – In una nota la segreteria del Pd dichiara: “La segreteria nazionale del Partito Democratico si è riunita oggi pomeriggio (17 luglio, ndr) con i due capigruppo della Camera e del Senato per fare il punto sul caso Shalabayeva. Nel corso del dibattito la segreteria ha convenuto che il governo deve proseguire nell’opera di risanamento e per dare le risposte di cui il Paese ha bisogno di fronte alla crisi più dura della sua storia”.

In ragione di questa scelta ”non potranno essere votate le mozioni delle opposizioni contro il governo, perché ne determinerebbero la caduta, mettendo il Paese in difficoltà in una fase delicatissima anche dal punto di vista dei mercati finanziari. Resta tuttavia aperto secondo la segreteria nazionale del Pd il problema di come ridare credibilità alle istituzioni che sovraintendono a problemi di grande delicatezza sul piano interno e internazionale”.

“ALFANO NON IN DISCUSSIONE” – A schierarsi con il ministro dell’Interno finito sotto accusa dalle opposizioni ma anche di buona parte del Pd è il vertice del Pdl che questa sera a palazzo Grazioli ha fatto fronte comune davanti a Berlusconi per chiedere al Cavaliere di non scendere a compromessi sul titolare del Viminale.

Nel corso della serata, a quanto si apprende, si sarebbe anche ragionato sui vari scenari, compreso quello di un eventuale passo indietro di Alfano. Ipotesi per ora scartata dal’ex capo del governo convinto che non possa essere solo il segretario del Pdl a mettere la faccia sul caos del dossier kazako.

La linea dunque è quella di fare muro a difesa del ministro dell’Interno perché se cade lui anche Letta deve trarne delle conseguenze. Ma è proprio la tenuta dell’esecutivo a cui guarda il Cavaliere convinto che vada fatto di tutto per proseguirne l’esperienza. L’attesa ora è per il discorso di Giorgio Napolitano alla cerimonia del Ventaglio quando, come si attende in ambienti del Pdl, il capo dello Stato potrebbe ribadire la necessità di un esecutivo stabile per il Paese. Un monito che sposerebbe, come ritenuto al vertice, la linea di ‘difesa’ di Alfano al Viminale.