Ciancimino Jr: escludo coinvolgimento diretto di Berlusconi con la mafia

Pubblicato il 10 Febbraio 2010 - 15:20 OLTRE 6 MESI FA

Il dibattito sul caso Ciancimino si sposta su internet. Martedì sera il sottosegretario e fondatore di Forza Italia, Gianfranco Micciché, nel suo blog ha attaccato Massimo Ciancimino e il figlio di don Vito ora gli risponde su BlogSicilia. E rivela: escludo ogni coinvolgimento diretto di Berlusconi con la mafia.

«Evito di rivolgermi con altri toni confidenziali, sicuramente oggi non più da Lei autorizzati – attacca Ciancimino – Non ho dubbi che Lei era presente all’epoca della nascita di Forza Italia, essendone di fatto stato chiamato a dirigere e a seguirne direttamente nella scelta gli uomini da coinvolgere per la nuova esperienza politica in ambito Siciliano, so benissimo quanto ha lavorato e con quanto impegno e sacrificio ha svolto il Suo indiscutibile ruolo».

«Oggi forse – aggiunge – da molte sue ‘creature’ non più riconosciutole, ma per persona di grande esperienza quale Lei è, sicuramente avrà potuto apprendere come la parola gratitudine è ben lontana dal mondo a cui Lei oggi appartiene. Personalmente non ho mai sentito neanche pronunziare il suo nome a Mio Padre nè direttamente nè indirettamente. L’ho sempre conosciuta come una persona libera e corretta, ed è solo per questo che mi permetto di scriverLe. Mi consenta, gradirà sicuramente l’utilizzo del termine, Le confermo che io non c’ero, quello che Lei riferisce nel Suo blog risponde sicuramente al vero, non c’ero e non ero presente».

Quanto a Berlusconi, Ciancimino precisa: «Ho sempre escluso, avendolo appreso direttamente da mio padre, ogni coinvolgimento diretto del presidente del Consiglio Berlusconi con ambienti mafiosi».

«Vorrei solamente permettermi di invitare Lei, Onorevole – prosegue – e tanti altri personaggi appartenenti alla stessa Sua coalizione politica, a saper aspettare di conoscere tutte le mie dichiarazioni nella loro interezza rese e ancora da rendere nelle Aule di Giustizia prima di poter arrivare a rilasciare dichiarazioni alquanto banali da me oggi lette nei principali quotidiani, ben lontane dalla reale “mia versione dei fatti”. Lasciamo ad altri, in ogni caso, il compito di stabilirne la veridicità».