Congresso Cgil, fischi al governo e applausi per Vendola. Epifani: “priorità al lavoro”

Pubblicato il 5 Maggio 2010 - 12:45 OLTRE 6 MESI FA

Guglielmo Epifani

Gli applausi sono andati soprattutto a Nichi Vendola, fischi invece per il ministro Sacconi, per l’ex segretaria Ugl Polverini e per Emma Marcegaglia, presidente Confindustria. Ma subito dopo, a salire sul palco del XVI congresso della Cgil, a Rimini, è Guglielmo Epifani che annuncia subito una nuova strategia unitaria con le altre sigle sindacali e dice no alle lacerazioni: Con Cisl e Uil ci sono “divisioni profonde” ma “nel mezzo della crisi, quando si richiede un sindacato che sappia lottare e restare unito nell’interesse superiore dei lavoratori”, serve intraprendere “un percorso che freni la completa lacerazione dei rapporti e dica su quali temi ricostruire un percorso di lavoro comune”.

La Cgil intende lavorare “per riconquistare un modello condiviso” sulla contrattazione. “Se sulla contrattazione si misura la scommessa di ricomposizione della rappresentanza, della sua unificazione, del recupero di un potere di controllo e intervento sulle condizioni concrete del lavoro e della prestazione lavorativa, dagli orari all’ambiente e alla sicurezza, non possiamo restare né subalterni né nell’angolo” dice Epifani.

Scuola e pubblica amministrazione sono i punti chiave dell’intervento di Epifani. “possono essere recuperati fino a 400 mila posti di lavoro dalla riapertura del turn over nella scuola, università e Pubblica amministrazione ” sostiene Epifani che di fronte a un’eventuale apertura del governo dà la disponibilità della Cgil ad “armonizzare i rinnovi contrattuali che vanno definiti nei settori pubblici”.

Epifani sfida il governo sul fronte lavoro, proponendo un piano triennale: turn over nella pubblica amministrazione, investimenti nella ricerca da parte di pubblico  e privati, green economy, sgravi fiscali e una “flessibilità intelligente” . Con questa ricetta, secondo Epifani si può abbassare la disoccupazione dal 10 per cento di oggi, al 7,5 per cento.

D’accordo anche il leader del Pd PierLuigi Bersani: “senza crescita e occupazione i conti pubblici prima o poi vanno in crisi”.

C’è stata anche una piccola manifestazione di protesta davanti al Palacongressi di Rimini. Un gruppo di circa 30 dipendenti ed ex dipendenti precari della Cgil hanno fatto un presidio di protesta proprio contro il loro sindacato. I partecipanti hanno denunciato alcune irregolarità che sarebbero diffuse soprattutto nelle regioni meridionali: Sicilia, Puglia, Calabria, ma anche a Venezia.