D’Alema: “Non c’è una politica per la ripresa”, “Dobbiamo costruire una forte alternativa di governo”

Pubblicato il 7 Aprile 2010 - 20:58 OLTRE 6 MESI FA

Massimo D'Alema

Massimo D’Alema, a Mantova per sostenere durante il ballottaggio il candidato sindaco del centrosinistra Fiorenza Brioni, ha detto: “I dati Ocse sull’Italia mi rendono molto preoccupato per la situazione economica del paese”.

“Ho visto i dati Ocse – ha detto – e l’Italia è il fanalino di coda della ripresa europea. Per il secondo trimestre dell’anno si annuncia una crescita dello 0,5% molto al di sotto di quella annunciata dal governo e molto al di sotto di quello che sta avvenendo in Francia e in Germania”. Per D’Alema: “Non c’é una politica per la ripresa né una politica per il sostegno alle imprese e questo vuoto sta aggravando gli effetti della crisi economica. Questo è il terreno vero del confronto con il governo che, da questo punto di vista, ha sottovalutato la crisi e sopravvalutato la ripresa economica”.

Per quanto riguarda le riforme, “si fanno in Parlamento, ma finora non vi è alcuna proposta su cui discutere ma solo chiacchiericcio”, ha detto D’Alema. “Noi – ha spiegato – riteniamo necessario cambiare la legge elettorale in modo che venga restituito ai cittadini il potere di scegliersi i parlamentari. Se ci sono delle proposte serie siamo pronti a discutere per ora c’è solo un grande chiacchiericcio e titoli sui giornali, ma la Costituzione è più complicata”.

“Compito del centrosinistra è quello di costruire una forte proposta alternativa di governo. Solo così attirerà quegli elettori che non hanno fiducia in Berlusconi ma, non vedendo dall’altra parte una proposta di governo forte e credibile, si astengono dal voto”, ha sottolineato D’Alema. “Credo – ha aggiunto – che l’impegno principale nostro sia quello di offrire una speranza nuova al paese altrimenti il rischio è che molte persone si distacchino dalla partecipazione politica. La crescita dell’astensionismo, infatti, alle ultime elezioni regionali è preoccupante e manifesta un senso di sfiducia nelle istituzioni e nel sistema politico nel suo complesso”.