Di Pietro: "Pd e questione morale? Bersani risponda ai fatti"

Pubblicato il 28 Luglio 2011 - 10:16 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – ''E' vero che la macchina del fango esiste, ma Bersani non cada nella tentazione di buttarla in politica per non affrontare i problemi nel merito''. A dirlo il leader dell'Idv Antonio Di Pietro in un'intervista all'Avvenire.

''L'unico modo per evitare che la macchina del fango si alimenti è correre dal magistrato e chiarire i fatti'', sottolinea Di Pietro. ''Non credo che Penati sia un ladruncolo, di quelli che nascondono i soldi sotto il puff, ma non può limitarsi a dire: chiarirò a breve. Vada subito dai giudici''.

In merito al caso Milanese, ''se fosse accertato che lui mercificava su incarichi e consulenze, per Tremonti può essere sufficiente sul piano penale dire che lui non ha responsabilità dirette'', osserva Di Pietro. ''Ma lasciando fare al suo collaboratore se ne è assunto la responsabilità politica. Ha chiuso gli occhi per non vedere''.

Per il leader dell'Idv ''il nodo è la commistione d'interessi nelle nomine in aziende pubbliche e societa' municipalizzate, che spesso sono usate anche per ricavarne benefici per il partito. Questo conflitto è una cappa che pesa sull'Italia e va affrontato con energia''. A livello politico, prosegue, ''dovremmo fare tutti un esame di coscienza per stabilire fino a che punto la politica deve immischiarsi negli affari, fissando dei confini precisi. Su queste materie il dialogo deve essere trasversale''.

Di Pietro, intervistato anche da Libero, parla dei finanziamenti ai partiti. ''Il primo problema è quello della cifra che viene versata al partito. Bisogna vedere se supera i limiti di legge ed e' stata dichiarata alla tesoreria della Camera. E poi è evidente che con questo metodo quando si deve scegliere il consigliere di amministrazione della municipalizzata, il criterio base diventa: quanto può rendere questo qui al partito? Allora il criterio diventa la fedeltà, non la capacità. E quelle nomine valgono poco o nulla''.

Nell'intervista Di Pietro sottolinea anche la ''evidente anomalia'' che riguarda la vicenda Penati: ''E' l'unico caso in un partito in cui una struttura territoriale finanzia quella nazionale''.