E ora diteci che Berlusconi ha vinto

di Giuseppe Giulietti
Pubblicato il 30 Maggio 2011 - 17:24 OLTRE 6 MESI FA

foto Lapresse

E adesso? Cosa si inventerà il povero Silvio per giustificare la mazzata? A chi darà la colpa?

Le sue tv stanno già cercando di minimizzare, di oscurare, ma con questi risultati tutto appare patetico, quasi inutile, anzi più provano a nascondere le rughe e più si vedono, come se il cerone si fosse sciolto all’improvviso, lasciando scoperte le piaghe, le ferite, persino le parti intime del piccolo Cesare.

Nelle prossime ore manderà allo sbaraglio, alla prova tv, i vari Verdini, La Russa, Gasparri, Santanché, incaricati di osare l’inosabile, di dimostrare la vittoria del capo, di imbrogliare i numeri, di svelare al volgo come Berlusconi abbia in realtà stravinto.

Durerà poco, la depressione e le polemiche prenderanno il centro del ring del centro destra e se le suoneranno di santa ragione.

La Lega presenterà il conto e chiederà il pagamento delle cambiali, ora e subito.

Saranno cambiali politiche e di potere: abbassamento delle tasse al nord, trasferimento dei ministeri a Milano, una rete ed un tg della Rai, pugno di ferro contro gli immigrati, fine della presenza militare italiana in Libia ed in Libano.

Berlusconi dirà di sì e poi scoprirà che non ci sono soldi per le cambiali e che per ogni posto che darà alla Lega, perderà un “responsabile” in attesa davanti al portone di palazzo Grazioli.

Allora inventerà un predellino bis, farà appello alle sue tv, tenterà di ripetere lo schema di sempre, magari per preparare le elezioni anticipate, entro la fine dell’anno.

Guai a sottovalutarlo, l’uomo ha ancora mille risorse e non è certo morto.

Queste ore, tuttavia, hanno segnato la fine del mito della invicincinbilità, questa volta Berlusconi aveva chiesto un voto per sè e su di sè e lo ha clamorosamente perso.

Questa volta la slavina sta assumendo, come avevamo scritto su questo spazio, la forma di una valanga, e non sarà facile fermarla, neppure per lui che non ha più nè la forza, nè la fantasia degli anni dell’ascesa.