Divorzio Berlusconi-Lario: accordo ancora lontano

Pubblicato il 13 Aprile 2010 - 09:34 OLTRE 6 MESI FA

Silvio Berlusconi e Veronica Lario

Causa di divorzio in alto mare per Silvio Berlusconi e Veronica Lario. Passi avanti sembra se ne siano fatti ma la diversità di vedute e richieste starebbe disseminando di ostacoli una risoluzione pacifica e consensuale. I due coniugi si sono presentati per la prima volta a gennaio davanti al presidente della sezione famiglia del Tribunale di Milano, Gloria Servetti e poi un’altra vota a marzo. Da allora la pratica è stata coperta dalla più grande riservatezza.Tra qualche giorno Berlusconi sarebbe dovuto andare dalla Servetti, forse per trovare finalmente una soluzione condivisa ma il Cavaliere ha rinviato l’udienza.

Massima riservatezza, dicevamo. Finora la cosa nota è la distanza che separa le richieste delle due parti. Veronica ha chiesto un assegno familiare annuo da 43 milioni, addebitando a Berlusconi la colpa della separazione e diversi presunti tradimenti coniugali. Il Cavaliere sarebbe disposto a elargire un riconoscimento mensile compreso tra un minimo di 200 e un massimo di 300mila euro (come dire 3,6 milioni annui) e avrebbe imputato responsabilità precise all’ex consorte.

In questa situazione tutto fa presagire che una risoluzione condivisa e pacifica sia molto lontana. A mettere la pulce nell’orecchio, come scrive oggi Repubblica, è una convocazione fatta dal giudice Gloria Servetti a Silvio Berlusconi. Forse ultimo tentativo per conoscere la reale volontà di cercare un accordo consensuale tra i coniugi ed evitare, quindi, una “separazione per colpa”. L’incontro si sarebbe dovuto tenere tra pochi giorni ma è stato rinviato.

I giornalisti ne sono venuti a conoscenza perché l’avvocato del premier, Niccolò Ghedini, nel corso del processo per i presunti diritti gonfiati Mediaset, ha depositato al Tribunale un documento con un fitto calendario di impegni di Berlusconi tra cui compare anche “un’udienza civile di natura strettamente personale, da tempo prefissata”.  “Appuntamento rinviato a una nuova udienza, al momento non ancora precisata”, ha voluto subito sottolineare in aula Ghedini.