Farefuturo attacca: dal Pdl “squadrismo mediatico”

Pubblicato il 10 Agosto 2010 - 13:20 OLTRE 6 MESI FA

Gianfranco Fini

”L’Italia sta rischiando di precipitare in un baratro senza fine”. E’ la convinzione di Filippo Rossi, direttore del periodico online di Farefuturo, che punta il dito contro il Pdl: ”Arriva il momento in cui bisogna decidere da che parte stare e quali compagni di strada scegliersi – scrive sul sito web della fondazione di Gianfranco Fini – perche’ la correttezza degli alleati non puo’ mai essere scambiata per l’idiozia dei sudditi”.

”La sopportazione ha un limite”, sostiene Rossi, che definisce gli attacchi al presidente della Camera per la vicenda della casa di Montecarlo ”squadrismo mediatico” e accusa il Pdl di non avere ”una proposta politica, ne’ un’idea di base che sia la stella polare dell’azione del partito di maggioranza relativa”. Secondo il periodico online di Farefuturo, il Pdl ”non e’ piu’ la casa degli italiani”.

”A guardare in azione i manganellatori di professione – si legge – sembra quasi che la ‘filosofia politica’ del Pdl sia solo e soltanto quella di garantire un potere tutto personale: politico, aziendale, economico. A guardarli negli occhi sembra di vedere, netto e nitido, il conflitto d’interesse di una politica che non ha mai fatto davvero Politica. Che pensa ad altro”.

La replica di Cicchitto. La risposta del Pdl arriva dal capogruppo alla Camera, Fabrizio Cicchitto. “Chi è causa del suo mal deve piangere se stesso”, attacca Cicchitto, “Italo Bocchino non può dare tante lezioni, perchè nell’arco di questi ultimi mesi è stato protagonista di polemiche violentissime che hanno portato a questa situazione di crisi politica e alla formazione di due gruppi parlamentari”.

Adesso, precisa Cicchitto, è in corso una campagna stampa de ‘Il Giornale’ e di altri quotidiani, ma non bisogna dimenticare “le altre campagne mediatiche di questi mesi”.

Ci sono state, precisa Cicchitto “le dimissioni di Scajola e di Brancher. E Scajola, non ha ancora ricevuto un avviso di garanzia”. “Una vera spirale” di giustizialismo ai danni di “cariche istituzionali”, secondo il capogruppo del Pdl, in cui è “richioso infilarsi”.