Berlusoni alle strette, i finiani: “Crisi istituzionale”. Casini: “Voto subito”

Pubblicato il 10 Agosto 2010 - 19:36 OLTRE 6 MESI FA

La richiesta di dimissioni nei confronti di Gianfranco Fini da presidente della Camera da parte del Pdl ricompatta il gruppo di Futuro e Libertà e sembra vanificare gli sforzi di chi, anche tra i finiani, confida nella ”verifica” sui 4 punti del programma per trovare un minimo spazio di confronto con il Pdl. Anzi, in Fli si fa strada l’ipotesi di riunirsi e preparare ”un contro-programma”.

Il clima non spinge all’ottimismo. ”Chiedendo le dimissioni di Fini – sbotta Italo Bocchino – Berlusconi rischia di aprire una crisi istituzionale senza precedenti. Bisogna ripartire da un vertice di maggioranza”. L’invettiva dei finiani è rivolta soprattutto a Il Giornale e Libero che quotidianamente ”martellano” contro Fini con la richiesta di dimissioni per la vicenda della casa a Montecarlo.

Farefuturo, la fondazione del presidente della Camera, dà voce al malumore dei membri di Futuro e Libertà e definisce gli attacchi a Fini ”squadrismo mediatico” e accusa il Pdl di non essere più ”la casa degli italiani” ma di affidarsi ai ”manganellatori di professione contro il ‘traditore’ Fini”. Tra questi pare annoverare Daniele Capezzone, portavoce del Pdl, che lunedì per primo ha richiesto le dimissioni di Fini.

Generazione Italia ricorda un durissimo attacco di Capezzone, nel 2004 con i Radicali, nei confronti di Berlusconi e gli domanda ”se ancora la pensi così”. Parole non raccolte da Capezzone che rinnova la richiesta di dimissioni. La fermezza del Pdl sembra non lasciare molti spiragli di dialogo tra Pdl e Fli. ”Siamo in alto mare”, sintetizza Benedetto Della Vedova, vicepresidente del gruppo finiano alla Camera: ”I quattro punti tanto invocati restano dei temi da svolgere – spiega – ma bisogna vedere se e come ci arriviamo a questo confronto. Il clima è importante e i continui attacchi dei ‘manganellatori’ di certo non aiutano”.

”La violenza degli attacchi a Fini – dice Giorgio Conte – non deve farci perdere di vista la lealtà al programma elettorale del 2008 e l’impegno a completarlo. Impegno sul quale pensiamo di poterci confrontare serenamente con le altre forze politiche della maggioranza nell’interesse del Paese”. Intanto, un gruppo di parlamentari di Fli non esclude di riunirsi, ”approfittando del fatto che in molti sono in vacanza nella stessa zona”, in Sicilia, per definire ‘un contro-programma’.

“Cari amici, abbiamo ottenuto due grandi vittorie: l’elezione di Vietti alla vicepresidenza del Csm e i significativi risultati della nostra opposizione parlamentare”. E’ quanto si legge in un sms inviato da Pier Ferdinando Casini e Lorenzo Cesa ai parlamentari dell’Unione di Centro, agli amministratori, ai consiglieri e ai responsabili regionali dell’Udc. Ma, si legge ancora nel testo, ”non possiamo riposarci. C’è il rischio fortissimo di elezioni anticipate alla ripresa”.

”Utilizzate l’estate – si conclude l’sms – per mobilitarvi nel territorio. I dirigenti nazionali sono disponibili a presenziare alle vostre iniziative. Un caro saluto PF.Casini L.Cesa”.