Fitto: “Non ho preso nessuna tangente del c…”. Condonati 3 anni su 4

Pubblicato il 13 Febbraio 2013 - 13:56| Aggiornato il 24 Giugno 2022 OLTRE 6 MESI FA

BARI – “Non ho preso alcuna tangente del ca…”: Raffaele Fitto, capolista Pdl in Puglia, attacca la magistratura per la condanna a 4 anni per corruzione in appalti, ridotti a un anno dopo il condono di tre anni per effetto dell’indulto.

“La gara era regolare e i commissari sono stati tutti assolti. Io non ho preso mai un euro, ho ricevuto un contributo regolare messo in bilancio dal mio partito e pagato con un bonifico”, si è difeso in conferenza stampa, riportata dal Corriere della Sera.

“Da oggi si è aperta un’azione della magistratura barese nei mie confronti, c’è stata un’entrata a piedi uniti dei giudici nella campagna elettorale. È stata fatta una scelta politica precisa da parte del collegio dei magistrati. Ho atteso per 28 ore la sentenza senza che nessuno ci comunicasse l’ora. Anche questo è stato un segno di inciviltà. Il mio futuro? Vadano avanti e sono più convinto di prima”.

Fitto ha parlato di “coincidenze” secondo lui significative: “I pubblici ministeri che hanno indagato sul di me sono stati tutti promossi e fatto carriere importanti, mentre quelli che hanno avuto la sfortuna di indagare sul governatore Nichi Vendola ora rischiano il trasferimento. Inoltre, il collegio sapeva che il 13 febbraio sarebbe arrivato a Bari Silvio Berlusconi. Coincidenza ha voluto che la sentenza sia stata emessa proprio nelle prime ore del 13. D’ora avanti mia sorella avrà un rapporto difficile con me perché non ha amicizie e non conosce alcun magistrato (il riferimento è alla vicenza Vendola-De Felice (ndc)”.

Oltre alla reclusione Fitto è stato condannato alle pene accessorie dell‘interdizione dai pubblici uffici per cinque anni e al divieto di contrattare con la pubblica amministrazione per un anno. Gli sono stati confiscati beni per 500mila euro, pari al prezzo della corruzione per cui è stato condannato in concorso con l’editore romano Giampaolo Angelucci.    

Fitto è stato condannato al risarcimento dei danni nei confronti della Regione Puglia, parte civile nel procedimento. L’ammontare dei danni dovrà essere quantificato in sede civile.