Fli: non ci sarà lo strappo di Ronchi e Urso, domani assemblea

Pubblicato il 19 Maggio 2011 - 21:37 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – ”Io non sono d’accordo con la linea di Fli per la libertà di voto nei ballottaggi, lo dirò domani in Assemblea e sosterrò le ragioni per le quali invece, proprio adesso che Berlusconi perde voti, noi dovremmo sostenere i candidati del centrodestra candidandoci a raccogliere per il futuro quei consensi in caduta libera”. Adolfo Urso, nello studio di Gianfranco Fini alla Camera, ha motivato ancora una volta oggi davanti al leader di Futuro e Libertà la sua determinazione a tenere il partito fortemente ancorato al centrodestra, mentre sui giornali campeggia la notizia delle dimissioni di Andrea Ronchi dalla presidenza della Assemblea Nazionale di Fli, chiamata domani a ratificare la linea sui ballottaggi di Futuro e Libertà.

Un incontro pacato, che avviene alla vigilia della seconda riunione dell’organismo più importante del partito e che sconfessa, almeno per ora, le voci di una imminente uscita da Fli di Adolfo Urso, che domani al residence di Ripetta difendera’ invece la sua posizione, ancorche’ minoritaria. Non è chiaro se Ronchi ci sarà: ad alcuni l’ex ministro ha garantito che sara’ ”naturalmente” presente, ad altri pare abbia detto: ”Se la facciano loro l’assemblea, ad andare io non ci penso neppure”.

Si è rivelata inesatta comunque la previsione di Ignazio La Russa, che aveva parlato di un incontro oggi con Ronchi e Urso a Milano, dopo l’endorsement dei due esponenti di Fli per Letizia Moratti nei ballottaggi. Era stato proprio Fini, però, a dire ieri una parola definitiva: ”Sarà vincolante per tutti la decisione dell’Assemblea Nazionale, dove Bocchino chiederà la ratifica della decisione presa nella riunione del terzo polo per una non indicazione esplicita di appoggio ad altri candidati’.

Vincolante per tutti, anche per Ronchi ed Urso, che invece ad urne ancora chiuse avevano definito ”necessario mettere nei ballottaggi nuove basi per ricostruire il centrodestra, appoggiando i candidati di centrodestra”. La tensione resta, tra i futuristi. Ma le voci di uscita dal partito dei due esponenti al vertice di Fli paiono al momento in stand by, anche perché ieri, in una riunione ristretta, diversi finiani moderati hanno chiarito a Ronchi ed Urso che non lascerebbero Fini.

La ‘microscissione’ di Fli che Berlusconi auspicava non ci sarà. E diventano incerti anche i contorni di un partito del Sud, rilanciato oggi dal leader di Forza Sud Gianfranco Micciche’ che chiede al premier Silvio Berlusconi di sciogliere il Pdl e di ”tornare allo spirito originario del ’94”. Un progetto che piace molto a Ronchi ed Urso, ma che potrebbe cambiare la sua fisionomia originaria se vi facessero approdo Responsabili delusi come Iannaccone e Belcastro.

Cambia l’orizzonte anche il risultato del ballottaggio a Milano, dove la Moratti e’ sotto di 7 punti e rende quindi non piu’ determinante la battaglia che Ronchi ed Urso avrebbero fatto per portare il loro valore aggiunto se il ballottaggio avesse visto in testa il sindaco milanese uscente. In questo quadro mutato, diventa assai probabile la previsione che fa sull’esito dell’Assemblea di domani un dirigente di vertice di Fli: ”Finira’ 300 ad 1”.