Governo, le preoccupazioni di Napolitano frenano il Pdl

Pubblicato il 30 Gennaio 2011 - 13:16 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – L’acuirsi dello scontro tra le istituzioni, il pericolo di delegittimazione dei ruoli delle più alte cariche dello Stato e del bilanciamento tra poteri dello Stato avvicina il rischio elezioni e preoccupa il Quirinale. Quello di Napolitano è, da giorni, un richiamo pacato a tutti i vertici delle istituzioni e i protagonisti politici per un’assunzione di responsabilità, nel rispetto del ruolo e delle funzioni di ognuno.

”Sul clima del Paese non ho nulla da aggiungere”, ha detto pochi giorni fa il Presidente della Repubblica che ha partecipato poi alla cerimonia di apertura dell’anno giudiziario senza proferire verbo. ”Fra tante difficoltà e tensioni è essenziale che ciascun soggetto faccia più che mai la propria parte, continui a operare bene nell’interesse generale del Paese” è stato uno dei suoi ultimi moniti pronunciati pubblicamente.

Da allora, tuttavia, la preoccupazione del Colle non avrebbe mancato di farsi sentire, anche se non pubblicamente, ma attraverso i consueti contatti che il Presidente della Repubblica ha con tutti i rappresentanti che a vario titolo ricoprono ruoli nelle istituzioni.

Non è invece in calendario al momento alcuna convocazione al Colle di Gianfranco Fini e Renato Schifani. Ad annunciare l’incontro tra Napolitano e i presidenti delle Camera era stato, stamane, ‘Il Foglio’. Secondo il giornale diretto da Giuliano Ferrara, Napolitano avrebbe avuto intenzione di chiamare Fini e Schifani al Quirinale per manifestare loro la preoccupazione per il funzionamento delle due Camere. Uno scenario smentito però da fonti delle presidenze di Camera e Senato, ma anche dagli stessi impegni del Capo dello Stato che martedì 1 febbraio (giorno indicato dal quotidiano per l’appuntamento) sarà in visita in Lombardia.

Segnali di preoccupazione sarebbero arrivati dal Colle a tutti i giocatori in campo, esponenti della maggioranza di governo o dell’opposizione, per allertarli sul pericolo di un inevitabile ricorso al voto nel caso in cui i continui scontri tra poteri dello Stato non dovessero placarsi. Un messaggio che, nonostante le smentite, sembra sia stato colto dalla maggioranza che ha ‘stoppato’ in corsa la mobilitazione per protestare contro i pretesi abusi della magistratura.

Il prossimo 13 febbraio ”non ci sarà nessuna manifestazione di piazza del Pdl” afferma il sottosegretario per l’Attuazione del programma, Daniela Santanché. Decisione assunta stamane dai coordinatori nazionali e confermata sia da La Russa che da Capezzone.

Il ministro degli Esteri, Franco Frattini, al centro dello scontro divampato al Senato sul caso Montecarlo, dice di condividere le preoccupazioni di Napolitano, espresse, secondo lui, ”sempre a ragion veduta”. Occorrerebbe ”mollare l’acceleratore su questi fattori di aggressione anche personale, che sono davvero destabilizzanti per il paese” spiega il Ministro secondo il quale ”tutti dovrebbero cessare le ostilità più violente”.