Immigrati: la Lega chiede la linea dura, 62 parlamentari del Pdl frenano sulle tendopoli. E Berlusconi è in mezzo

Pubblicato il 4 Aprile 2011 - 20:22 OLTRE 6 MESI FA

Silvio Berlusconi

ROMA – Il voto per le amministrative si avvicina e la ‘grana’ degli immigrati nordafricani al Nord spaventa la Lega Nord che chiede soluzioni drastiche. E subito. Silvio Berlusconi e Umberto Bossi si riuniscono in serata per un vertice straordinario a Palazzo Grazioli e fanno il punto sulla emergenza immigrati che ha reso più tesi anche i rapporti nella maggioranza. Il ‘senatur’ con i suoi non ha nascosto una forte irritazione nei confronti dell’alleato a causa di quelle posizioni, giudicate troppo morbide, nei confronti degli immigrati. Allo stesso modo nel Pdl riprende vigore la fronda ‘sudista’. Sessantadue parlamentari in una lettera a Berlusconi chiedono di distribuire le tendopoli ”in modo equo e proporzionato sull’intero territorio nazionale, senza continuare a gravare soltanto sul Sud”.

Nel mezzo si trova Roberto Maroni. Il ministro dell’Interno non può non attenersi al suo ruolo istituzionale che gli impone di rappresentare ”l’intero territorio nazionale”, ma deve anche far di conto con le pressioni interne di partito che spingono ad evitare trasferimenti di immigrati al Nord. Maroni cerca soluzioni ‘salomoniche’, come i permessi di soggiorno temporanei per permettere i ricongiungimenti familiari degli immigrati in tutta l’Europa. Domani, inoltre, tornerà a Tunisi per trovare un accordo con il governo del Paese nordafricano in modo da impedire le partenze dei barconi. Nel Carroccio, però, prevale la linea di Bossi: ”fora da i ball”, ha sentenziato il ‘senatur’ la scorsa settimana prefigurando nuove ondate di immigrati anche dalla Libia, nei mesi a venire, proprio quando si vota per le amministrative.

Le parole del sindaco leghista di Treviso, Gianpaolo Gobbo, danno voce alla base leghista: ”In Veneto – dice – non c’è posto per nessuno”. Proprio quello che temono gli alleati del Pdl. La lettera dei 62 è chiara: distribuire le tendopoli per gli immigrati ”in modo equo e proporzionato sull’intero territorio nazionale, senza continuare a gravare soltanto sul Sud”. Una ferita sulla quale il Pd getta sale: ”E’ immorale che in nessuna regione del Nord Italia siano stati predisposti luoghi di accoglienza”, afferma l’eurodeputato Andrea Cozzolino.

”Si procede per tentativi all’insegna del pressapochismo. Si è passati dai 1500 euro a immigrato per mandarli via, al ‘fora da i ball’ di Bossi, fino alla soluzione Maroni che e’ stata quella di farli fuggire dalle tendopoli”, afferma Davide Zoggia, responsabile Enti Locali dei Democratici.