Imu abolita, service tax molto alta per pochi: Pd, Pdl accordo: Francesco Boccia

Pubblicato il 13 Agosto 2013 - 12:47 OLTRE 6 MESI FA

 

Imu abolita, service tax molto alta per pochi: Pd, Pdl accordo: Francesco Boccia

Francesco Boccia: Imu via, che botta di tasse per chi le paga già

La Imu non esisterà più, annuncia  Francesco Boccia, del Pd, presidente della Commissione Bilancio della Camera e marito della deputata del Pdl Nunzia Di Girolamo.

Ma c’è da scommettere che pagheremo di più, anche se la tassa sarà dispersa e nascosta sotto altre voci e altri esattori. Si pagheranno, ha anticipato Francesco Boccia a Mario Sensini del Corriere della Sera,

“le tasse sul valore dell’immobile correlato al valore del quartiere e dei servizi che offre il comune: la raccolta dei rifiuti differenziata, e che tipo di differenziata, l’illuminazione stradale, la polizia municipale, la manutenzione delle strade, il trasporto pubblico locale”.

Tutto si baserà sui

“coefficienti con i quali stabilire il peso dell’imposta per quella casa in quella zona”.

La base del ragionamento di Francesco Boccia è:

“Se siamo d’accordo nel dire che c’è differenza tra una casa a Milano in via Montenapoleone ed una a Baggio, tra una a Roma in via Condotti ed una a Tor Bella Monaca, allora è impossibile non trovare un accordo sulla Imu“.

Berlusconi e con lui il Pdl ha fatto della abolizione della Imu una battaglia di bandiera che appare sempre più una grande scemenza perché per togliere qualche centinaio di euro di tassa a quelli che denunciano redditi bassi hanno dato al Fisco la palla per una schiacciata da campionato di pallavolo.

Se i soldi per la riforma della Imu non ci sono, come vogliono farci credere per non dare a Berlusconi una palla gol alle prossime elezioni, Francesco Boccia spiega come trovarli:

“Date le condizioni della finanza pubblica l’eliminazione o l’alleggerimento della tassa è possibile solo compensandola all’interno della fiscalità immobiliare e la fiscalità locale legata ai servizi. Qualcuno pagherà di più, altri pagheranno di meno, altri ancora non pagheranno niente. Togliamo la Imu a tutti? Sono daccordo, ma mi devono dire pure dove trovare le coperture. Non voglio fare il professore e dire si fa così e così. Dico: troviamo assieme una soluzione possibile. Il presidente della Commissione Finanze, Daniele Capezzone, del Pdl, può testimoniare: sulle questioni fiscali tra i tecnici dei partiti della maggioranza non ci sono distanze”.

Osserva Mario Sensini  che sulle tasse i due partiti parlano lingue davvero diverse. Risposta:

“Succede quando la fiscalità locale viene presa in ostaggio dalla politica”.

Invece, sostiene Francesco Boccia, proprio dalla fiscalità locale si dovrebbe ripartire “per ripensare completamente l’Imu, […] lasciando perdere le rendite catastali e riferendosi ai valori di mercato, perché le rendite sono vecchie ed inique. Ma soprattutto dando ai sindaci il potere di decidere, sulla base di un parametro di reddito, che per noi potrebbe essere l’Isee, a chi far pagare, e quanto, la tassa sugli immobili”.

Seguono parole da brivido, specie per gli elettori di Berlusconi, ma anche per i tanti con soldi che si ostinano a votare i discendenti del Pci:

“Secondo noi, il costo va compensato all’interno della fiscalità immobiliare. Ma possiamo comunque immaginare che dopo una riforma di questo tipo il peso del fisco sulla prima casa di abitazione si avvicinerà allo zero per il 70-80% delle famiglie italiane. Qualche milionario dovrà pagare un po’ di più, ma se amano davvero l’Italia saranno i primi a mostrare disponibilità”.