Intercettazioni, Paniz: “Anche il carcere per i giornalisti”

Pubblicato il 5 Ottobre 2011 - 13:02 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – ”Devono essere sanzionati i giornali che pubblicano e i giornalisti. I giornalisti con una misura di rilevanza penale”. Torna a proporre il carcere per i giornalisti l’on. Maurizio Paniz (Pdl), ospite di ”24 Mattino” su Radio 24, per parlare del tema intercettazioni.

”Il giornalista che pubblica ciò che non può pubblicare dovrebbe subire una sanzione pensale, il carcere magari è un percorso più lungo – ha aggiunto Paniz – Che ne so, ci vorrebbe una sanzione da 15 giorni a un anno, poi il giudice graduera’ a seconda della violazione, vedra’ se sono possibili riti alternativi, pene pecuniarie o multe o se il giornalista debba andare in carcere. Cosa che è tutto sommato molto rara nel nostro ordinamento per questa tipologia di situazione”.

Il Pdl sembra sempre più intenzionato a modificare il testo, arrivando al punto di farlo approvare con la fiducia. Preoccupati, ovviamente, i magistrati. “Ci sono intercettazioni e vicende che attengono alla vita privata che non dovrebbero mai essere pubblicate, sono pura pruderie. Ma tentare di mettere una pezza a valle vietando la pubblicazione è un attentato alla libertà di stampa” dice il segretario dell’Anm Giuseppe Cascini.

Mentre  per il vicepresidente del Csm Michele Vietti l’emendamento sulla cosiddetta udienza-filtro, e che prevede che nulla possa essere conosciuto delle registrazioni fino al momento in cui avvocati e magistrati selezionano gli ascolti essenziali per dimostrare la colpevolezza o l’innocenza escludendo le parti superflue, “è una soluzione che ha una propria ragionevolezza”.