Israele risponde a Coop e Conad: “L’origine dei prodotti è chiara”. Protesta il Pdl

Pubblicato il 25 Maggio 2010 - 23:47 OLTRE 6 MESI FA

“I prodotti agricoli freschi esportati dalla Agrexco sono segnati ed identificati nel rispetto delle regole e delle direttive europee”: lo ha affermato la mattina del 25 maggio la portavoce della società israeliana a partecipazione statale, Shira Segal Kuperman, commentando il blocco temporaneo imposto in Italia dalla Coop e dalla Conad ai prodotti importati da Israele per l’asserita impossibilità di distinguere esattamente da parte del consumatore quali di essi giungano da insediamenti ebraici in Cisgiordania.

Ogni gruppo di pedane di prodotti agricoli freschi è accompagnato da documenti aerei che precisano la loro origine, ha sottolineato la portavoce. “Una quantità modesta di prodotti freschi che proviene dalla valle del Giordano (0,4%) è identificata separatamente e trattata di conseguenza”, ha precisato, spiegando che questa è accompagnata da una documentazione distinta, così come avviene per le relative tasse doganali. Agrexco esporta in Italia in prevalenza avocado e agrumi provenienti, secondo la portavoce, dalla zona centrale di Israele. Finora, in ogni caso, le esportazioni verso l’Italia proseguono senza alcun cambiamento.

Intanto, la Conad ha emesso un comunicato in cui si dice estranea a questo boicottaggio: “Non è in atto alcuna attività di boicottaggio da parte di Conad di prodotti coltivati in territori della Palestina occupati da Israele”.

“A lanciare campagne di boicottaggio sono le associazioni delle diverse parti in causa – prosegue la nota – che vorrebbero coinvolgere e condizionare Conad, come ben si evince dalle oltre 600 pagine web. Come già precisato nella nota diffusa ieri alle agenzie, Nordiconad – prosegue il comunicato – non ha intrapreso alcuna azione di boicottaggio, ma ha solo richiesto informazioni al fornitore; quanto sia strumentale questa vicenda lo testimonia il fatto che il prodotto in questione (il pompelmo proveniente da Israele) ha una sua stagionalità che, come ben sanno gli operatori, si è conclusa ad aprile; quando le produzioni di pompelmo saranno nuovamente disponibili, le forniture proseguiranno regolarmente”.

Conad, “contrariamente a quanto riportato da alcuni organi di informazione – conclude la nota – non ha mai sospeso forniture di prodotti (ortofrutta o altro) da Israele. Diffidiamo pertanto ogni soggetto dal lanciare o riportare notizie imprecise, non veritiere e già destituite di ogni fondamento”. Conad si riserva di tutelare il proprio nome e gli interessi della catena in ogni sede competente.

Sulla questione Conad  Israele diversi politici della maggioranza hanno fatto sentire la loro voce. Per il capogruppo del pdl in commissione Attività Produttive della Camera Enzo Raisi la scelta di Conad “è pretestuosa e chiaramente razzista”.

“Come membro della Commissione Attività Produttive, essendomi occupato del tema ‘Made in’ – spiega Raisi – posso assicurare che oggi è impossibile garantire per la quasi totalità dei prodotti presenti negli scaffali di qualsiasi attività commerciale che non siano stati anche solo in parte trasformati in paesi colpiti da sanzioni da parte dell’Onu. Ed è per questo motivo che la giustificazione addotta da Coop e Conad per levare dagli scaffali i prodotti “Made in Israel” è chiaramente un atto discriminatorio nei confronti di Israele. Personalmente, pur essendo un uomo di destra, non ho mai avuto alcun tipo di pregiudizio nei confronti di Coop, tanto da esserne socio, ma a seguito di questo atteggiamento razzista e discriminatorio nei confronti di Israele restituirò oggi stesso la mia tessera e chiederò di essere cancellato da socio Coop fintanto che permarrà questa decisione. Mi riservo, peraltro, di valutare quali iniziative si possano prendere in sede parlamentare per porre fine a questo boicottaggio.

Il presidente dell’ Associazione Interparlamentare di amicizia Italia-Israele, Enrico Pianetta (Pdl) trova invece la decisone della Conad alquanto sconcertante: “L’Italia – spiega Pianetta – è stata risollevata con il piano Marshall e questo ha fatto comodo a tutti in quegli anni anche alla Lega delle Cooperative che ha cominciato a macinare utili. É una scelta razzista, discriminante, stupida e offensiva nei confronti di uno Stato che con tanto sudore, lacrime e sangue, dal 1948, ha costruito la propria economia specialmente nell’ agroalimentare”. “E meno male – conclude – che una nota pubblicità afferma che…La Coop sei tu!! A chi si riferisce, a tutti gli italiani che forse la pensano così? Non credo proprio”.

Infine per Fabrizio Cicchitto, Presidente dei Deputati del PdL, “la decisione di Coop e Conad di togliere dagli scaffali prodotti israeliani è insieme ipocrita e gravissima. Di fatto un boicottaggio. Se persistono in questo atteggiamento che per ora non qualifichiamo con l’aggettivo che meriterebbe bisognerà organizzare il boicottaggio di Coop e Conad”.