Per il “vaffa” a Fini solo una lettera di censura per La Russa

Pubblicato il 5 Aprile 2011 - 15:31 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Una lettera di censura da inviare per conoscenza anche al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi: è la sanzione decisa dall’Ufficio di presidenza di Montecitorio nei confronti del ministro della Difesa Ignazio La Russa, che, la scorsa settimana in aula alla Camera aveva avuto uno scontro verbale con il presidente Gianfranco Fini. L’Ufficio di presidenza ha approvato a maggioranza la sanzione proposta dal Collegio dei questori.

Mentre la maggioranza ha sostenuto la proposta dei deputati questori, il centrosinistra al voto si è spaccato: Silvana Mura di Idv ha votato contro, Rocco Buttiglione e Renzo Lusetti dell’Udc e Donato Lamorte di Fli si sono astenuti e Rosy Bindi e Giampaolo Bocci del Pd sono usciti dalla sala per non partecipare alla votazione. Una scelta dettata dalla loro non condivisione della proposta dei questori e per venire incontro al presidente Fini che aveva chiesto massima coesione.

L’atteggiamento assunto da due esponenti del Pd non sarebbe piaciuto al questore di opposizione, Gabriele Albonetti. ”Riteniamo la proposta dei questori riduttiva – ha spiegato Renzo Lusetti – ma per rispetto alla situazione che c’è stata e che ci sarà questa settimana abbiamo deciso di astenerci per rasserenare il clima”.

Soddisfatto il Pdl: ”Era l’unica sanzione possibile con il regolamento attuale”, ha spiegato Gregorio Fontana del Pdl che ha chiesto ”attenzione a quanto è successo mercoledì in piazza Montecitorio”. Nell’esprimere ”la più viva deplorazione” del comportamento tenuto dall’on La Russa nei confronti della presidenza della Camera, i questori hanno chiesto all’ufficio di presidenza di inviare al ministro della Difesa ”una lettera di fermo richiamo”.