Lecce, due arresti per omicidio Basile (Idv)

Pubblicato il 25 Novembre 2009 - 08:07 OLTRE 6 MESI FA

Giuseppe Basile

Dopo un anno di indagini i carabinieri del Comando Provinciale di Lecce e agenti della questura hanno arrestato nella notte tra il 24 e il 25 novembre due persone per l’uccisione del consigliere provinciale dell’Idv Giuseppe Basile, avvenuto a Ugento, in provincia di Lecce, la notte del 15 giugno 2008.

Gli arrestati sono Vittorio Colitti, agricoltore di 66 anni, e suo nipote,  Vittorio Luigi Colitti di 19 anni all’epoca dei fatti minorenne e studente dell’istituto professionale di Ugento. Entrambi vicini di casa di Basile, sono accusati di concorso in omicidio volontario, detenzione e porto abusivo di coltello. Nonno e nipote e avrebbero ucciso Basile con oltre 20 coltellate.

In questa vicenda investigativa, che ha visto spesso momenti di tensione, manifestazioni di piazza, lettere minatorie, un ruolo di rilievo lo ha avuto anche il parroco di san Giovanni Bosco ad Ugento, don Stefano Rocca. Proprio a lui in questi mesi sono state indirizzate diverse intimidazioni sotto forma di lettere anonime e minacce telefoniche di morte.

Più volte don Stefano si era rivolto ai suoi concittadini perché chi sapesse parlasse, aprisse uno squarcio sull’assassinio del consigliere, peraltro suo grande amico. Nei mesi scorsi il sacerdote fu ascoltato in Procura quale persona informata dei fatti dal Pm Palma che si occupava delle indagini non solo sull’omicidio Basile, ma anche sulle intimidazioni a don Stefano.

Pochi giorni prima un uomo aveva telefonato al 113: «Faremo fuori don Stefano, colui che parla sempre di Peppino Basile» minacciò. E da quel momento don Stefano è diventato anche un parroco sorvegliato a vista dalle forze dell’ordine.