Lega sempre più ricca: e quanti soldi riceve da “Roma ladrona”

Pubblicato il 19 Aprile 2011 - 17:21 OLTRE 6 MESI FA

Alberto da Giussano, simbolo della Lega (Lapresse)

ROMA – La Lega Nord è sempre più ricca, e, come scrive Paolo Bracalini sul Giornale, la maggior parte dei soldi per le casse del Carroccio arrivano dalla tanto odiata “Roma ladrona”. Il partito, scrive Bracalini, “ha chiuso l’ultimo anno con un utile netto di oltre 7,5 milioni di euro”.

Nonostante le spese in aumento, spiega Bracalini, (“La spesa per il parco auto è cresciuta nell’ultimo anno censito, il 2009, di ben 848.500 euro, arrivando a quota 1.315.928 versati per trasportare i leghisti in giro per l’Italia (anzi, per la Padania). Questo perché aumenta il numero delle sezioni, soprattutto nelle terre vergini del leghismo, l’Emilia Romagna, e le spese lievitano”), gli ottimi risultati elettorali fruttano cospicue entrate, grazie soprattutto ai rimborsi: “La Lega è riuscita a portare in cassa, tra politiche e amministrative, circa 18 milioni di euro di contributi pubblici, essenziali per fa funzionare la macchina”.

Il partito, sottolinea Bracalini, riceve molti soldi dai suoi eletti: “Uno sforzo economico non paragonabile ai 1.000-1.500 euro che le altre segreterie pretendono dai loro parlamentari. Per deputati e senatori della Lega si parla di circa 3-4mila euro mensili passati al partito, per un conto totale di 8.129.705 euro all’anno, parecchio di più degli 857.817 euro raccolto dalle donazioni dei simpatizzanti”.

Le associazioni vicine al Carroccio hanno però anche dei costi, come ricorda Bracalini: “Costa anche mantenere il variegato mondo dell’associazionismo padano, le realtà tipo l’Automobil club padano, la Padania calcio (quella gestita dal Trota), i Volontari verdi, i Musicisti padani, i Padani nel mondo. Tra tutti si bevono 3.633.271 euro del partito, ma senza nessun rimpianto”. Ma, evidenzia il giornalista, “alcuni di loro hanno finanziamenti ulteriori, come è successo per la scuola Bosina, cara a lady Bossi (che la dirige), e che nel 2010 ha preso 800mila euro dallo Stato”.