Maroni: “Lega unita o è finita”. Bossi: “Per me vietato andare in pensione”

Pubblicato il 2 Giugno 2012 - 12:29 OLTRE 6 MESI FA

Umberto Bossi (LaPresse)

BERGAMO, 2 GIU – ”O la Lega è unita oppure è finita, io sono a disposizione a questa condizione, ma chiedo a tutti di fare un passo avanti” e ”mettere da parte divisioni e rancori personali”, ha avvertito Roberto Maroni al Congresso della Lega Lombarda.

Umberto Bossi ha fatto appello ai suoi perché resistano: In Lega è ”vietato andare in pensione per chi ha dimostrato capacita’: cosi’ starò qui io, a lavorare”.

Bossi ha ribadito che il centralismo vede la Lega come un nemico e quindi ”lo Stato non ci mette i tappeti rossi – ha detto rivolto ai militanti – ci manda i magistrati: che cosa vi aspettavate?”. ”Ma non ci possono togliere la voglia liberta’ – ha quindi concluso il Senatur – se è salva quella e’ salvo tutto, si possono anche perdere voti”. Dunque l’appello ai leghisti: ”Non abbattetevi, per l’amor di Dio”.

”Ognuno vota come vuole, l’importante e’ che, chiunque venga eletto, poi si chiuda tutto”. Così Bossi ha chiuso il suo discorso al congresso della Lega Lombarda in corso a Bergamo, evidenziando di non voler dare sostegno personale ne’ a Matteo Salvini ne’ a Cesarino Monti, i due candidati alla successione di Giancarlo Giorgetti.

Poi è tornato a parlare Maroni che ha detto: “Nella Lega è arrivato il tempo ”di elaborare il lutto, basta piangerci addosso, dobbiamo decidere che cosa fare da qui in avanti per vincere la battaglia storica iniziata tanti tanti anni fa. Siamo stati terremotati” nel Carroccio dopo i recenti scandali, ”ma noi siamo abituati a ripartire e a ricostruire dalle macerie”.