Governo: “Legge di stabilità e nuovo decreto per le misure più urgenti”

Pubblicato il 1 Novembre 2011 - 22:37 OLTRE 6 MESI FA

ROMA, 1 NOV – La tempesta sui mercati finanziari dà un’ulteriore spinta a stringere i tempi per la messa a punto delle misure anti-crisi richieste dall’Europa e si fa strada l’ipotesi di inserire, con un maxiemendamento o più emendamenti, i primi provvedimenti nella legge di stabilità all’esame della commissione Bilancio del Senato. Il termine per la presentazione è vicino, la data fissata è venerdì 4 novembre. Ma durante il vertice interministeriale a Palazzo Chigi è anche spuntata l’ipotesi di un decreto legge per le misure più urgenti che potrebbe essere discusso, se i tempi lo consentiranno, da un cdm prima del G20. Si dovrebbe decidere domani mattina in una nuova riunione interministeriale.

L’obiettivo del governo per il 2 novembre sarà quello scrivere le misure da inserire nella legge di stabilità. Allo studio anche un decreto legge con le misure più urgenti che, se i tempi lo consentiranno, potrebbero essere varate in un Cdm prima del G20 di giovedì. Fonti governative hanno detto: “Stiamo lavorando per scrivere le misure annunciate nella lettera inviata a Bruxelles e inserirle nella legge di stabilità”.

Certo è che non tutte le misure potranno far parte del provvedimento. Inoltre, ha aggiunto la stessa fonte governativa, si stanno scrivendo anche alcune misure “più urgenti” che potrebbero essere “inserite in un decreto legge”. Ma ancora non è detto che questa strada sia percorribile.

“Berlusconi parte giovedì mattina per Cannes, e non sappiamo se riusciremo a scrivere i testi del provvedimento in tempo”, spiega la fonte. Ecco perché, riferiscono altre fonti, al momento non sono ancora partite le convocazioni per il Cdm.  Comunque, domani mattina, è previsto un nuovo incontro fra alcuni ministri (certamente Paolo Romani, Altero Matteoli e Roberto Calderoli) proprio per proseguire nella stesura dei testi dei provvedimenti.

L’intenzione è agire in fretta, tanto che, come ha fatto sapere Palazzo Chigi, le misure verranno presentate ai partner del G20, che si riunirà giovedì 3 novembre e venerdì 4 a Cannes. E sui tempi rapidi ha assicurato lo stesso presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Se di certo questa settimana sarà all’insegna di una corsa per dare operatività agli impegni presi nella lettera presentata venerdì a Bruxelles, resta da capire quali iniziative saranno veicolate dalla legge di stabilità, attraverso emendamenti, o meglio un maxi emendamento del governo, e quali strumenti potranno concorrere.

L’ipotesi del ddl stabilità oggi si è rafforzata, con il capogruppo del Pdl in Senato, Maurizio Gasparri, che ha spiegato come la legge “ha procedure e tempi certi e rappresenta un solido veicolo”. Il presidente dei deputati del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto, ha ammesso che se ne “sta discutendo”. Anche il sottosegretario alla Difesa, Guido Crosetto, ha invitato a non ricorrere al veicolo decreto, considerando più idoneo un ddl. E il ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani, in un’intervista al Corriere della Sera, ha invitato a non parlare di decreto.

Quanto all’iter della legge di stabilità: ora è in commissione a Palazzo Madama, con relatore Massimo Garavaglia (Lnp), alle 18 di venerdì scade il termine per gli emendamenti, anche se il governo potrebbe presentarli successivamente. Approderà in Aula per metà novembre, subito dopo passerà alla Camera. Tuttavia, non si possono mettere da parte le altre ipotesi: l’idea di un ‘decreto omnibus’ o ‘decreto Europa’ potrebbe restare in piedi, come risultato di un prossimo Cdm. Inoltre, i due strumenti potrebbero anche affiancarsi. E altre misure potrebbero essere contenute nel decreto sviluppo.

Due importati appuntamenti sono fissati per il 2 novembre: l’Ufficio di presidenza del Pdl e il Comitato per la salvaguardia della stabilità finanziaria convocato dal ministro dell’Economia, Giulio Tremonti. Intanto il vicepresidente della Camera Maurizio Lupi (Pdl) ha detto a Ballarò: “il maxiemendamento alla legge di stabilità, che deve essere approvata entro il 15 novembre dal Senato e poi immediatamente dopo dalla Camera, una parte dei provvedimenti indicati con date e scandenze nella lettera all’Ue saranno anticipati e inseriti all’interno della stessa legge di stabilità”. Lupi ha poi aggiunto: “I punti? Non posso anticiparli, se ne è discusso nella riunione di stasera”.