Liberalizzazioni, sarà decreto. Ma nel Pdl cresce il mal di pancia

Pubblicato il 9 Gennaio 2012 - 21:01 OLTRE 6 MESI FA

Mario Monti (LaPresse)

ROMA –  Le liberalizzazioni si faranno e si faranno per decreto, con un pacchetto che sarà presentato entro il 20 gennaio. L’annuncio arriva durante la registrazione di “Porta a porta” e a farlo è il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Antonio Catricalà che spiega: “Per una legge ci vuole troppo tempo”. Poi, però, una piccola correzione: “Vogliamo che i partiti si esprimano”.

Le liberalizzazioni ”riguarderanno tutti i settori”, ha detto Catricala’ annunciando l’intenzione del governo di intervenire anche sull’acqua, nonostante il referendum. ”Pensiamo di fare modifiche che non vadano contro il risultato referendario ma non vogliamo che sia un escamotage” per aggirare la scelta degli italiani.

”Ce la dobbiamo fare, c’e’ un documento che il presidente Monti ed io stiamo assemblando e che riguarda tutti i settori”, dice Catricala’ che aggiunge ”il premier ci mette le  mani e la testa, personalmente porto la mia esperienza ma ci avvaliamo delle esperienze di tutti e soprattutto del ministro Passera”.

Ma proprio in tema di liberalizzazioni rimane forte la tensione tra il governo e il Pdl. Che nella giornata di lunedì torna alla carica del governo con un’interpellanza firmata dal vicepresidente della Camera Maurizio Lupi, dal capugruppo del Pdl a Montecitorio, Fabrizio Cicchitto, dal suo vice Massimo Corsaro, e dall’ex sottosegretario all’Economia Luigi Casero.

Gli esponenti del Pdl nel documento chiedono come le banche italiane utilizzino i centosedici miliardi di euro finiti incassati dalla Bce. E lo chiedono proprio a chi, contemporaneamente è premier e ministro dell’Economia. Nel documento si chiede a Monti “se il governo è a conoscenza dell’utilizzo delle banche italiane dei 116 miliardi di euro ottenuti dalla Bce e quali iniziative urgenti vorrà disporre affinché, in accordo con Banca d’Italia, sia verificato il corretto utilizzo delle risorse della Bce visto che ad oggi le banche non sembrano avere minimamente cambiato la tendenza almeno in Italia”.

Tensione alta senza considerare il tema forse più caldo, quello della Rai e delle nomine “in hosue”. Tema trattato su BlitzQuotidiano da Mino Fuccillo.  Il problema delle liberalizzazioni, insomma, resta collegato in qualche modo, a quella della lottizzazione, degli incarichi da assegnare ai “trombati della politica”. Monti, che di sicuro lo fa,  gioca con il fuoco.