Lodo Alfano contro il principio di uguaglianza: la Corte Costituzionale spiega la sentenza

Pubblicato il 19 Ottobre 2009 - 21:00 OLTRE 6 MESI FA

corte_costituzionaleIl Lodo Alfano va contro l’articolo 3 della Costituzione, quello che prevede il principio di uguaglianza. È questa la motivazione principale che ha spinto i giudici della Corte Costituzionale a bocciare il provvedimento che contemplava l’impossibilità di giudicare le quattro più alte cariche dello Stato.

La norma bocciata dalla Consulta, dunque, andava fatta con una legge costituzionale perché è una deroga ad un articolo della Costituzione. I giudici della Corte non sono stati dunque d’accordo con la definizione fornita dai legali di Berlusconi, secondo i quali il premier era «primus inter pares».

Altro punto dibattuto è quello del “legittimo impedimento”: per la Consulta questa eccezione può valere solo in caso di impegni istituzionali, e dunque non può essere estesa anche ai casi ordinari.

A giudizio dei magistrati, questa sentenza era d’altronde prevedibile: i giudici hanno affermato di aver agito sulla scia della sentenza del 1994, quando rigettarono l’analogo Lodo Schifani.