Milano: flop Moratti, Formigoni e Cl contro Santanché & Sallusti. E Ostellino…

Pubblicato il 20 Maggio 2011 - 12:14 OLTRE 6 MESI FA

Daniela Santanché (Lapresse)

Premessa: Letizia Moratti non si trova a inseguire Giuliano Pisapia per colpa di qualche slogan sbagliato e per una campagna mediatica troppo aggressiva. Il motivo dei voti che mancano andrebbe cercato con più successo nel malgoverno di Milano. Nell’Expo paralizzato dalle faide fra morattiani, ciellini e leghisti in una lotta fratricida fino all’ultima poltrona.

Ma spesso la sostanza deve cedere il passo alla forma: i titoli dei giornali sono per la caccia allo spin-doctor colpevole, per il direttore di giornale da sostituire e per il consigliere da cambiare. I protagonisti sono non i problemi dei milanesi ma Alessandro Sallusti e Daniela Santanché (gli “Olindo e Rosa del Pdl”, copyright Vittorio Feltri). E poi Roberto Formigoni, Maurizio Lupi, i cielllini e i complotti. Scrive Gianni Barbacetto sul Fatto Quotidiano:

È colpa di Roberto Formigoni o di Olindo & Rosa? […] Tutto merito del governatore della Lombardia e dell’area ciellina che non hanno sostenuto a sufficienza la candidata del centrodestra, sostiene a botta calda, già martedì, il Giornale. No, replicano fuori di sé gli uomini di Cl, la responsabilità è semmai di chi ha alzato i toni della campagna elettorale, come hanno fatto Alessandro Sallusti e Daniela Santanchè (la coppia Olindo & Rosa). Così il dibattito sui motivi della sconfitta si è trasformato in resa dei conti. Con in più il giallo del direttore scomparso: Sallusti per due giorni è sparito, martedì e mercoledì non si è fatto vedere nella redazione del Giornale. E ha ripreso a circolare il nome di Piero Ostellino come nuovo, possibile direttore del quotidiano. Improbabile un cambio della guardia prima dei ballottaggi e forse improbabile anche che la scelta cada sull’editorialista del Corriere, ma i rumors sono già sintomo di disagi e scontri che non accennano a placarsi.

Secondo Barbacetto il guanto della sfida lo aveva lanciato Il Giornale, pubblicando i seguenti retroscena in chiave anti-Cl:

Il licenziamento, deciso martedì da Moratti, del suo stratega elettorale, Fiorenzo Tagliabue, pierre di area ciellina ed ex portavoce di Formigoni. La solidarietà del parlamentare ciellino Maurizio Lupi a Pisapia, dopo le accuse sparate da Letizia Moratti su Sky. E perfino un fantomatico accordo segreto tra Formigoni e Pisapia, che avrebbe offerto la poltrona di vicesindaco, in caso di vittoria, a una donna vicina a Cl.

Comunione e liberazione non ci ha messo molto a farsi sentire:

L’area ciellina del Popolo della libertà reagisce con forza: Maurizio Lupi, uomo con contatto diretto con Silvio Berlusconi, fa una telefonata durissima al presidente del Consiglio. Il senso è: vedi di tenere a bada i tuoi, soprattutto la banda di via Negri. È vero – gli spiega Lupi – che abbiamo fatto fatica a sostenere Letizia Moratti, visti gli errori che ha disseminato nella sua campagna elettorale, fino all’ultimo, clamoroso attacco a Pisapia durante il confronto a Sky. […] Poi è sceso in campo direttamente Formigoni, che in un’intervista al Corriere della Sera punta il dito contro “alcuni illustri esponenti del Pdl che hanno alzato i toni molto sopra le righe e che oggi cercano di scaricare un po’ vilmente la responsabilità su altri, accusando Cl e la Lega”. Spara Formigoni: “Spiace che questo attacco venga dalle colonne di un giornale che poche settimane fa in prima pagina invitava non a votare Berlusconi, ma quel Lassini che è stato causa di un atteggiamento di disagio di tanti nostri elettori”. La pietra dello scandalo è ancora lui, Roberto Lassini, il candidato dei manifesti “Via le Br dalle procure”, difeso da Sallusti contro la stessa Moratti. “I nostri voti sono arrivati”, spiega uno del movimento. “Abbiamo votato turandoci il naso, ma abbiamo votato Moratti e Pdl. Tanto che il nostro candidato, Carlo Masseroli, ha portato a casa 3.401 preferenze ed è stato il più votato della lista Pdl dopo Berlusconi e il vicesindaco Riccardo De Corato”.