La Moratti: “Pisapia aumenterà le tasse. Milanesi mai cuntent”

Pubblicato il 26 Maggio 2011 - 19:13 OLTRE 6 MESI FA

Letizia Moratti

MILANO – Letizia Moratti, rispondendo in videochat alle domande dei lettori del Corriere della Sera, è intervenuta a tutto campo sulla situazione di Milano e non solo. “C’è stata una prima parte di campagna elettorale basata sui temi nazionali – ha riconosciuto il sindaco uscente – I cittadini milanesi hanno tuttavia voglia di conoscere i programmi dei candidati e le differenze tra di loro per meglio scegliere chi amministrerà la città. Con due visioni di città diverse, due modi diversi di intenderne lo sviluppo”.

Ad avvelenare il clima ha contribuito tra gli altri l’episodio dell’accusa lanciata dalla Moratti a Pisapia di essere stato responsabile di un furto d’auto negli anni Settanta, accusa che si era rivelata infondata. La Moratti ha confermato durante la videochat di avere scritto una lettera al suo avversario per chiarire la situazione: “Si tratta di un messaggio il cui contenuto è privato, e quindi sta a lui decidere se renderlo noto oppure no”.

“Abbiamo creato le premesse per portare nelle nostre città ulteriore occupazione attraverso il piano di governo del territorio, che ha ragionato sul recupero di aree dismesse, e l’Expo”. E quanto al dietrofront sull’Ecopass annunciato nei giorni scorsi, la candidata del centrodestra ha spiegato che il provvedimento “ha dato sicuramente risultati e il più importante è quello di avere svecchiato il parco veicoli della città. Ma ora, in un momento di particolare crisi economica per le famiglie, abbiamo deciso di non farlo pagare ai milanesi e di investire i contributi che invece verranno ancora versati da chi viene da fuori città per combattere l’inquinamento derivante dagli impianti di riscaldamento. Non c’è contraddizione con le politiche sin qui seguite”.

Uno degli slogan della campagna del centrodestra è che non verrà aumentata la pressione fiscale, cosa invece altamente probabile, dicono dalle parti del Pdl, in caso di vittoria di Pisapia. “Nel programma di Pisapia – ha replicato la Moratti – si parla di revisione di estimi catastali, ovvero di Ici su edifici che non sono la prima casa, e parla anche di revisione di tassa di occupazione del suolo pubblico. E poi c’è la congestion charge, la tassa di circolazione per tutti veicoli, cinque euro per quelli privati e dieci per quelli commerciali, e anche quella è una tassa. Questo è scritto sul programma. Pisapia ha detto che non lo farà ma Boeri l’ha confermato in tv”.

Si è poi parlato della possibile costruzione di una moschea, tema che nei manifesti sui tabelloni elettorali viene spesso utilizzato, soprattutto dalla Lega Nord, per attaccare il centrosinistra. “Il problema della moschea è stato caricato di un significato che non deve avere – ha riconosciuto il sindaco uscente – La libertà di culto è molto importante in una grande città come Milano, ma il problema della moschea non può non essere legato alla questione della sicurezza. Una grande moschea senza una regolamentazione e senza un accordo con uno Stato che garantisce le regole con cui si pratica il culto in questo momento potrebbe essere rischiosa. Ad esempio abbiamo appena aperto una scuola egiziana e lo abbiamo fatto con il governo egiziano. Per noi avere dei centri culturali e di culto è importante perchè rispecchia l’apertura della nostra città ma questo va fatto con regole certe perché anche la sicurezza è importante”.

Capitolo buche nelle strade. La Moratti si è affidata al dialetto e ad una citazione del suo predecessore a Palazzo Marino: “Gabriele Albertini che parla milanese meglio di me mi diceva con un detto milanese ‘che i milanes i mai cuntent’. Ed è giusto perchè ci spingono a fare meglio, a dare sempre di più. A me però capita di parlare con i cittadini che vengono dall’estero e che ci dicono che Milano è cambiata, è dinamica e vitale”.