Mozione Idv per sfiduciare il governo

Pubblicato il 29 Luglio 2011 - 19:56 OLTRE 6 MESI FA

ROMA, 29 LUG – L’IdV ha presentato una mozione di sfiducia al Governo ”che non ha più né onorabilità, né credibilità, né titolo morale a guidare il Paese”.

Le motivazioni del partito di Di Pietro partono dalla considerazione che il Paese ”è guidato da una maggioranza di natura solo numerica” che costringe il Governo ad una situazione di sostanziale immobilismo anche sul fronte delle riforme.

Ministeri al Nord, mancanza di risposte alla crisi economica, scandali che coinvolgono membri del governo e guai giudiziari del premier, infine, concludono il quadro per il quale Idv chiede la sfiducia nei confronti di un governo.

”E’ evidente, ormai da tempo – si legge nel testo della mozione – che il Paese è guidato da una maggioranza di natura solo numerica. Dopo la fuoriuscita di una parte consistente del centrodestra e la nascita di Fli, di fatto il paese è privo di una maggioranza politica; in questo quadro di tutti contro tutti, di ricatti continui e di atti di compravendita parlamentare, il governo e la maggioranza hanno ampiamente dimostrato di non avere più una visione comune e di non essere più in grado di immaginare e costruire un quadro di riforme per il bene del Paese”.

Secondo l’Idv, poi, ”l’azione del Governo, sotto scacco di una maggioranza divisa che pone ricatti continui, è capace solo di dar vita ad atti inutili ed inefficaci, e talvolta incostituzionali, come nel caso dell’apertura di sedi distaccate di rappresentanza operativa di 3 ministeri al Nord. Il governo, in una situazione di straordinaria emergenza economica, non ha saputo dare adeguate risposte. Prova ne sia che i mercati hanno bocciato la manovra economica e che l’Italia è sotto minaccia delle speculazioni finanziarie, come avevano segnalato puntualmente le opposizioni, pur consentendo, con grande senso di responsabilità, l’approvazione di una manovra economica in tempi rapidissimi”.

E’ anche ”la bocciatura da parte dei mercati e la minaccia di speculazioni finanziarie che incombono”, secondo il partito di Di Pietro, che ”dimostrano ampiamente che la manovra economica approvata dal governo è recessiva, non credibile perché scarica più del 90 per cento delle misure decisive a dopo la fine della legislatura in corso. Il nostro paese ha perso ogni credibilità sui mercati e gli scenari internazionali, anche a causa di un Presidente del Consiglio travolto da scandali personali, inchieste, condanne e processi che lo riguardano.

Oltre al Presidente del Consiglio – viene fatto ancora presente – altri esponenti di Governo sono stati travolti da indagini ed inchieste di grave entità, da ultimo, il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, il cui più stretto collaboratore è accusato di aver commesso plurimi e gravissimi reati, al punto che su di lui pesa una richiesta di arresto della magistratura”. Ritenendo quindi ”preoccupante e drammatico il quadro dell’attuale scena politica” e ”grave ed inaccettabile che il Paese sia rappresentato e guidato da un presidente del consiglio e ministri travolti da scandali ed inchieste” l’Idv chiede che la Camera esprima ”la sfiducia al governo”.